Rissa di Capodanno a Formia, sorveglianza speciale per un cileno

usura

Sorveglianza speciale per un cittadino cileno classe 1983, coinvolto nella violenta rissa avvenuta durante la notte di Capodanno in un locale di Formia. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Roma, che ha riconosciuto la “spiccata pericolosità sociale ed evidente propensione alla violenza” dell’uomo.

Il soggetto, residente a Santi Cosma e Damiano, è risultato avere un lungo curriculum criminale, comprendente numerosi reati contro il patrimonio, tra cui furti e rapina, nonché accuse di spaccio di stupefacenti, evasione, lesioni e tentato omicidio. Nel 2021, poi, era stato arrestato insieme ad altri 18 individui nell’ambito di un’inchiesta su un’associazione criminale di stampo mafioso dedita al traffico di droga, estorsione, porto abusivo di armi e altri reati gravi.

Dopo aver scontato una condanna a sei anni di reclusione per un tentato omicidio avvenuto nel 2018 a Minturno, il soggetto è tornato nell’occhio del ciclone nel gennaio dello scorso anno, quando è stato denunciato per la partecipazione alla rissa di Capodanno in un hotel di Formia, dove è stato visto brandire un coltello a serramanico.

La questura ha quindi emesso un provvedimento di Divieto di Accesso alle Aree Urbane, che gli impedisce per tre anni di frequentare locali pubblici come bar, pub, discoteche e locali da ballo situati in alcune zone di Formia e, per due anni, dovrà presentarsi ogni venerdì e sabato tra le 21 e le 22 presso il Commissariato di Polizia di Formia.