Roma-Latina, Simeone: bene aggiudicazione lavori, subito apertura cantieri

giornata difficile
Immagine di repertorio
“L’aggiudicazione della gara d’appalto per la realizzazione della Roma – Latina e della Bretella Cisterna Valmontone alla cordata italo-spagnola Sis, formata dal colosso iberico “Sacyr y Vallermoso” e controllata al 51% dal gruppo “Fininc” di Torino, non può che renderci soddisfatti. Un altro, importantissimo, tassello si aggiunge sul percorso che porterà, spero a breve, all’apertura dei cantieri per la creazione di una infrastruttura che era e resta fondamentale per le imprese, per la sicurezza dei cittadini e per lo sviluppo della provincia di Latina e di tutto il Lazio”. Giuseppe Simeone, consigliere regionale di Forza Italia, commenta così l’aggiudicazione dell’appalto dell’autostrada che dovrà liberare finalmente dal caos il collegamento tra il capoluogo pontino e la Capitale, ma soprattutto consentire alla provincia di Latina di essere collegata direttamente all’autostrada. “Comprendo ma non condivido ovviamente le contestazioni in corso – prosegue Simeone – perchè credo che lo sviluppo economico e la sicurezza dei pendolari non possano più attendere. Lo diciamo da sempre e lo confermiamo anche oggi. Le polemiche sono legittime ma a ridosso della posa della prima pietra di quest’opera strategica non hanno più alcun senso. In questi anni, anche in consiglio regionale, ci siamo battuti perché ai tentennamenti, agli scarica barile, si sostituissero prese di posizione certe e determinate. Siamo riusciti ad ottenere, con ordini del giorno ed emendamenti, l’inserimento dell’opera tra quelle considerate prioritarie per il Lazio. La Roma – Latina e la Cisterna Valmontone sono riuscite a superare molti ostacoli politici, come dimostrano le dichiarazioni di senatori ed esponenti del centrosinistra. Il Ministero ha confermato le fonti di finanziamento. Il progetto ha recepito, a seguito di numerose modifiche, le osservazioni avanzate. Ora non resta che procedere e senza perdere altro tempo. La Pontina non è più una strada. E’ una via crucis inadeguata e pericolosa su cui si doveva intervenire da tempo. E’ inaccettabile che, come confermano i recenti fatti di cronaca, tali ritardi si stiano pagando in termini di vite umane. E’ impensabile che tali e tanti ostacoli stiano pesando sulle imprese che, da trenta anni, attendono strade su cui muoversi rapidamente e in sicurezza a fronte di tempi biblici a danno dello sviluppo economico e dell’occupazione sul nostro territorio. Il nostro impegno come rappresentanti delle istituzioni resta quello di vigilare sui tempi di realizzazione, perché siano rispettati tutti i criteri di trasparenza in materia di appalti pubblici nell’ottica di vedere realizzata quella che non è solo una autostrada ma un sistema infrastrutturale che consentirà alla provincia di Latina e al Lazio di entrare in Europa colmando un gap di arretratezza non più sopportabile”