Sabaudia, l’Anac boccia la gara rifiuti: il Pd chiede il ritiro in autotutela

Il Comune di Sabaudia

Nuove ombre sull’attività amministrativa del Comune di Sabaudia. Dopo settimane di attesa, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) è intervenuta con un provvedimento pesante sulla gara d’appalto per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti, un appalto dal valore complessivo di oltre 19 milioni di euro. Con una delibera datata 22 ottobre infatti, l’Anac ha invitato l’Amministrazione comunale ad annullare tutti gli atti di gara per la presenza di vizi gravi nella “lex specialis”. L’Autorità ha inoltre raccomandato al Comune di procedere, in occasione della nuova pubblicazione del bando, a una rivalutazione complessiva della documentazione, alla luce delle criticità evidenziate. Tra le violazioni segnalate, spicca quella relativa alla nomina del Responsabile Unico del Procedimento (RUP). Secondo l’Anac, infatti, il Comune di Sabaudia non dispone della qualificazione necessaria per gestire una gara di tale importo.

Un errore non da poco, che chiama in causa anche la responsabilità della stazione appaltante e la corretta applicazione del Codice degli Appalti (d.lgs. 36/2023). Inoltre, l’Autorità ha rilevato limitazioni alla concorrenza, dovute all’introduzione di requisiti aggiuntivi rispetto a quelli previsti dalla normativa e a un orizzonte temporale considerato troppo breve, che avrebbe potuto restringere il numero dei potenziali partecipanti. Ora la palla passa al Comune, al quale l’Anac ha concesso 20 giorni di tempo per adeguarsi alle indicazioni, con l’avvertenza che, in caso contrario, potrà procedere all’impugnazione della documentazione di gara.

Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Sabaudia è intervenuto con un comunicato ufficiale, esprimendo forte preoccupazione per la gestione amministrativa. “Errare è umano, ma è una prerogativa di chi fa le cose – si legge nella nota –. Tuttavia, quando gli errori diventano ricorrenti, è evidente che qualcosa non funziona. È necessario che il Comune ritiri in autotutela questo bando, recependo le osservazioni dell’Anac, per tutelare l’amministrazione e garantire trasparenza”.

Il Pd ricorda anche altri casi recenti di bandi finiti nel mirino per errori o incongruenze. Quello sul servizio di salvataggio lungo il litorale, dove era stato calcolato male il costo del personale; quello sui chioschi balneari, modificato e prorogato alla prima scadenza e attualmente oggetto di un contenzioso davanti al TAR; e altri avvisi pubblici di diversi settori che hanno sollevato perplessità. A rendere ancora più teso il clima, la discussione prevista in consiglio comunale sul project financing della pubblica illuminazione. “Anche in questo caso – sottolinea il gruppo consiliare del Pd – ci sono diverse lacune negli atti. Forse è il momento di fermarsi e riflettere, perché un rinvio può essere utile per evitare nuovi errori”.