Sabaudia, le polemiche più lunghe del ponte. Tempi e lavori, Gervasi: prioritaria la sicurezza

Ponte Giovanni XXIII, basta polemiche. Il sindaco di Sabaudia Giada Gervasi con una nota stampa risponde a tutte le critiche che in questi giorni sono state mosse in merito all’avvio dei lavori di manutenzione nella prima settimana di maggio, troppo vicini all’imminente stagione balneare. E pazienza! Al mare ci si può andare lo stesso, magari a piedi, visto che il ponte di collegamento tra il centro urbano la il lungomare sarà interdetto ai soli veicoli, oppure in auto o col motorino utilizzando il passaggio di via Caterattino. Risposte ovvie ad eccezioni banali che antepongono la sicurezza al disservizio per la bella stagione.

“Il 6 maggio prossimo l’inizio dei lavori al ponte Giovanni XXIII, progettato come quello di Genova dall’ingegnere Riccardo Morandi, segna per Sabaudia l’ulteriore conferma che questa Amministrazione ha come priorità la sicurezza dei cittadini, che si traduce anche nel ridare il giusto stato di decoro alle infrastrutture comunali”, esordisce la sindaca.

La storia dell’infrastruttura e della sete di manutenzione è più lunga del ponte stesso: “Il ponte che collega il centro con il lungomare necessita di interventi di messa in sicurezza straordinaria a cui si arriva dopo un lungo periodo di inattività. Sia nel 2006, quando la competenza sulla struttura passa dalla Provincia al Comune, che nel 2010 con il suo declassamento, non vengono di fatto messe in cantiere opere volte al mantenimento e alla cura dello stesso”. Secondo la ricostruzione dell’attuale sindaco di Sabaudia non va meglio neanche con la richiesta di finanziamenti, effettuata nel 2014 all’allora ministro Maurizio Lupi che li promise, giunto a Sabaudia, in occasione dell’Ottantesimo della città. “Solo nel 2017 il commissario prefettizio predispone un primo intervento – afferma Gervasi -. Oggi l’amministrazione sviluppa e attua un programma di cui il primo stralcio prevede il risanamento dello stato di degrado della pavimentazione stradale e della struttura stessa procedendo all’installazione di 8 nuovi giunti. Il progetto, tra l’altro, si inserisce in un quadro più ampio di recupero dell’intero ponte a cui l’Ente da tempo dedica massima attenzione, inserendolo nel piano triennale delle opere pubbliche con un investimento di circa 550mila euro”.

E veniamo alle polemiche sull’avvio dei lavori. “La decisione dell’apertura del primo cantiere nel mese di maggio è dovuta alla tempistica necessaria all’attivazione di un progetto di manutenzione straordinaria che ha comportato per la sua complessità un livello di attenzione e di studio non solo tecnico ma anche amministrativo per valutare lo stato dell’arte ereditato dal passato. Alla luce degli elementi tecnici emersi da specifiche indagini sono affiorate criticità relative alla vetustà del ponte rendendo necessarie le opere di messe in cantiere. L’iter – ricostruisce la prima cittadina di Sabaudia – parte con la determina numero 68 del 27 luglio 2018 (ben prima della tragedia della caduta del ponte Morandi di Genova) che approva il progetto esecutivo che di fatto fa scattare i tempi che portano all’indizione della gara con determina numero 6 del 31 agosto 2018 che, secondo le procedure, giunge alla chiusura con efficacia di gara con determina numero 6 del 25 gennaio 2019 e a distanza di circa 2 settimane si arriva all’affidamento dei lavori con determina dirigenziale numero 11 del 15 febbraio 2019”.

E allora perché i lavori non sono iniziati a febbraio? “Al momento dell’avvenuto incarico – replica Gervasi alle polemiche di questi giorni – la ditta ha chiesto sette settimane al fine di reperire i giunti necessari all’intervento. L’Amministrazione a questo punto ha valutato e spostato l’apertura del cantiere al 6 maggio per superare le ricorrenze festive di fine aprile e inizi maggio”. Una “lezione” che spinge il sindaco a giocare d’anticipo, si spera, per il secondo lotto. Si spera, perché quando si ha a che fare con le opere pubbliche nulla è mai scontato. “Contemporaneamente alle prime opere – afferma – è iniziato l’iter che porterà al secondo stralcio dei lavori che prenderanno il via entro la fine dell’anno”.

Il sindaco precisa che il passaggio sul ponte sarà interdetto al solo traffico veicolare: “Sarà pertanto possibile fruirne regolarmente da parte di pedoni e ciclisti che dovranno però attraversare con la bicicletta a mano. Verrà, inoltre predisposta la cartellonistica con le indicazioni sulla temporanea viabilità per raggiungere il lungomare”. Gervasi sottolinea che non lontano, l’accesso al mare è garantito da via Caterattino, la strada che normalmente percorrono gli autobus.

“Oggi mi sento di poter dire e ribadire che questa amministrazione è impegnata a concretizzare quello che fino a poco tempo fa rimanevano solo parole mai messe in atto. Segno ne è l’apertura del cantiere del Ponte Giovanni XXIII – continua lo sfogo del sindaco Gervasi –. Lascio le polemiche a chi oggi tende a banalizzare tutto il lavoro fatto da questa Amministrazione ma che dal 2006 al 2013, quando poteva, nulla ha fatto, anzi non si è preoccupato nemmeno del declassamento avvenuto nel 2010. E ora dice che la nostra è follia!!! Quale follia? È folle chi fa e porta avanti con fatica interventi necessari per la sicurezza e l’economia del territorio? O chi doveva fare e non fa fatto? O chi dice che i lavori dei giunti sono ordinari quando sono straordinari? Il mio impegno è quello di seguire l’iter dei lavori costantemente per vigilare che le opere proseguano nei modi giusti e nel tempo minore. Ringrazio fin da ora per la collaborazione i miei concittadini che, se pur avranno qualche disagio da affrontare, sono consapevoli che quest’opera è importante e oramai non più procrastinabile”.

Giada Gervasi