Sabaudia, morto schiacciato dall’escavatore: 46enne a giudizio

Il 24 maggio del 2017 Mattia Monti rimase schiacciato da un escavatore cingolato dopo essere finito in un canale a Sabaudia. Per la sua morte è stato rinviato a giudizio Mirko Magrin, legale rappresentate della società Metalfer, che risponde di omicidio colposo del 40enne di Latina.

Questa mattina, 26 febbraio, si è svolta l’udienza preliminare davanti al giudice del tribunale di Latina, Giorgia Castriota, che ha disposto l’inizio del processo per il 1 luglio, davanti al giudice monocratico Assunta Fosso.

L’uomo, secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbe concesso in uso alla vittima, titolare di una piccola azienda di allevamento di bovini e bufalini, un escavatore che avrebbe acquistato precedentemente  soltanto per essere rottamato in quanto materiale ferroso. Avrebbe, concedendone l’uso, omesso di verificare che fosse sicuro e in buono stato di conservazione.

Monti lo aveva trovato difettoso e lo stava riportando indietro, ma durante le operazioni di scarico era rimasto schiacciato dal mezzo scivolato lateralmente dal pianale del carrello utilizzato per il trasporto, “dovendo muoversi, in ragione della rottura del cavo comando acceleratore a pedale, tra la cabina di guida e il vano motore del macchinario”. L’uomo era morto sul colpo.