Sabaudia, parcheggio a prova di bomba nel poligono militare. La delibera del Comune al vaglio di Parco e Regione

“Si propone di aggiungere altri parcheggi di scambio a quelli previsti nel Piano in prossimità dell’incrocio della Migliara 49 e nel tratto intermedio fra la stessa Migliara e Bella Farnia, localizzando gli stessi in aree più interne e/o vicino a lottizzazioni o nuclei edificati, anche esternamente al perimetro del Parco, nonché nell’area dell’ex Poligono Militare, rimandando comunque tale previsione ad un piano unitario di accessibilità al litorale e di mobilità sostenibile…”

Avete capito bene: più parcheggi di quelli previsti nel Piano anche nell’area dell’ex Poligono Militare. Il virgolettato è estratto dalla delibera del Consiglio comunale di Sabaudia, seduta del 22 settembre 2017, di approvazione delle osservazioni alla Vas del Piano del Parco del Circeo, adottato dalla Regione Lazio il 25 luglio 2017. La proposta del Comune è quella di ampliare le aree di sosta per favorire l’accessibilità al litorale. Ciò che non torna è una delle location individuate: ex Poligono Militare. Dove sta?

A Sabaudia non risulta un ex Poligono Militare. Per chi vive e frequenta Sabaudia sa che quando si parla di poligono militare si intende Pantani d’Inferno, un’area demaniale che si trova sul lungomare, lato monti, utilizzata per gli addestramenti militari, gestita dal Comando Artiglieria Controaerei (apparato del Ministero della Difesa). Si tratta di un’area di notevole pregio naturalistico, inserita nelle aree a tutela integrale del Parco nazionale del Circeo. A Sabaudia in realtà esiste anche un altro campo di addestramento militare che si trova in zona Caterattino, ma quando dici “poligono militare” il pensiero corre ai Pantani d’Inferno. La dicitura “ex” non trova riscontri oggettivi.

A metà settembre, infatti, all’albo pretorio del Comune di Sabaudia è stata pubblicata l’ordinanza del Comando Militare della Capitale, numero 29/2017 – in verità una delle tante, ma l’ultima in ordine di tempo – per lo svolgimento delle esercitazioni a “fuoco”. Lo sgombero di persone e animali ordinato, dalle 8 alle 16, a nord della strada Sacramento (esclusa), a est della strada Diversivo Nocchia (esclusa), a sud del canale Vitacchiano (incluso) e a ovest della strada litoranea Sabaudia – Anzio (esclusa), è per i prossimi 2, 3 e 21 novembre 2017 per il lancio bomba a mano prospettato dal 17° Reggimento Artiglieria Contraerei “Sforzesca” nella zona denominata “Poligono Pantani d’Inferno”. Questo a dimostrazione che il campo di esercitazione è attivo. Ci si domanda, pertanto se l’ente gestore, Comando Artiglieria Controaerei, sia stato informato della decisione del Comune di Sabaudia di smilitarizzare il poligono per farne un’area di sosta.

In realtà si tratta di una vecchia idea, che ha trovato non pochi ostacoli da parte dell’allora comandante della caserma “Santa Barbara”, il generale Cesare Alimenti. Era il 2013 quando Antonio Ciriello, candidato sindaco di Sabaudia, nel suo programma prospettò la realizzazione di aree di sosta… a prova di bomba. Apriti cielo. Si ritrovò convocato in caserma.

Il caso squarciò il velo calato sulla storica polemica relativa alla presenza di un poligono nell’area protetta del Parco: troppo impattante, troppo piombo sulle dune. Il generale Alimenti fu il primo che, per sensibilità, sospese le attività a fuoco con le armi portatili, istaurando un tavolo di confronto con tutti gli aventi causa, Ciriello compreso, che si concluse con l’impegno verbale delle amministrazioni pubbliche per individuare un’altra area da adibire a poligono.

Ci si domanda se le eccezioni ambientaliste sul poligono possano ora valere anche per un parcheggio. La parola all’Ente Parco e alla Regione Lazio che dovranno dare risposta alla proposta del Comune di Sabaudia… nel silenzio dei militari.