Sabotino, Sogin darà vita ad un impianto di batterie vicino alla ex nucelare

La centrale nucleare di Latina(Borgo Sabotino)

La ex centrale di Borgo Sabotino si prepara a una seconda vita. Nell’area bonificata accanto all’impianto nucleare dismesso sorgerà infatti un grande sistema di accumulo elettrochimico, basato su batterie di nuova generazione. L’obiettivo è semplice ma strategico: conservare l’energia prodotta dalle rinnovabili e restituirla alla rete nei momenti di picco, contribuendo alla stabilità del sistema elettrico nazionale.

Il progetto, promosso da Sogin S.p.A., ha ricevuto il via libera definitivo dal Comune di Latina attraverso la Procedura Abilitativa Semplificata. La decisione è arrivata al termine di una Conferenza dei Servizi che, in modalità asincrona, ha coinvolto più di venti enti, dai Ministeri competenti alla Regione Lazio, passando per ARPA, ASL, Vigili del Fuoco, ENAV, ENAC e Terna.

Nonostante la vicinanza a zone boscate, l’area individuata non ricade sotto vincoli paesaggistici e non necessita di valutazione ambientale, come stabilito dalla normativa nazionale. Il Ministero dell’Ambiente ha comunque posto alcune condizioni, legate soprattutto alla compatibilità con il piano di smantellamento della centrale nucleare.

Tra le prescrizioni da rispettare figurano il reimpianto di alberi autoctoni in caso di abbattimenti, barriere vegetali per ridurre l’impatto visivo, opere di contenimento acustico e sistemi per la corretta gestione delle acque meteoriche. Fondamentali anche le misure antincendio, con obbligo di presentazione della SCIA prima dell’avvio dell’attività.

Il documento comunale chiarisce inoltre che l’intervento non peserà sulle finanze pubbliche e avrà efficacia immediata a partire dalla pubblicazione della determinazione.