“Sanità, inaccettabile ribasso per il servizio ReCup. Pd come Lega e M5s”

Il Partito comunista di Latina lancia l’allarme su un possibile licenziamento collettivo degli operatori del ReCup (Centro Unico di Prenotazione Regionale dei servizi sanitari) a causa del nuovo bando della Regione Lazio.

Si tratta di 800 lavoratori, 35 dei quali a Latina, che gestiscono le prenotazioni per le visite mediche al servizio sanitario nazionale. “L’assegnazione del bando da parte della Regione ha come unico obiettivo il risparmio, senza alcuna tutela per i lavoratori e sul servizio – attacca il Partito comunista, guidato a Latina da Sergio Sciaudone -; non possiamo accettare che si giochi al ribasso sul diritto alla salute. Inaccettabile anche che la politica del risparmio vada ad incidere maggiormente su lavoratori che appartengono in massima parte a categorie protette, quali appunto il call-centeristi del ReCup,”.

“L’effetto delle politiche di austerità – denuncia il Partito Comunista – lo viviamo ogni giorno sulla nostra pelle: con l’ulteriore taglio di 2 miliardi al Fondo sanitario, voluto dal Governo Lega-M5S, la situazione dell’assistenza sanitaria pubblica potrà solo che peggiorare. In questi anni abbiamo assistito al progressivo smantellamento del servizio sanitario pubblico, che ad oggi si tiene in piedi solo grazie al lavoro precario e sottopagato di chi opera nella sanità pubblica. Turni estenuanti e progressiva riduzione dei salari sono all’ordine del giorno. E con l’assegnazione del bando Recup da parte della Regione assisteremo non solo ad un peggioramento del servizio, ma anche ad un peggioramento delle condizioni di lavoro, perché le quantità di lavoro non diminuiranno affatto, costringendo così gli operatori a lavorare a ritmi estenuanti. Questa è la sanità targata Partito democratico che in campagna elettorale sbandierava lo slogan ‘Garantiamo la sanità per tutti, non per pochi’”.

Per il Partito comunista i fatti sono in netta contraddizione con le parole del presidente Zingaretti: “In otto anni chiusi sedici ospedali e persi 3.600 posti letto, inoltre le liste d’attesa al pronto soccorso sono le più lunghe dietro solo alle Marche (rapporto Oasi 2018)”.

“Non è possibile continuare in questa direzione in cui il governo Lega-M5S e Zingaretti applicano la stessa ricetta – affermano dalla sezione comunista ‘Thomas Sankara’ di Latina -: tagli alla spesa pubblica e ai servizi, risanando il bilancio sulla pelle degli italiani, utili solo a pagare le tasse. I rappresentanti di questa politica, che continuano a tradire le promesse elettorali, dimostrano ancora una volta che non c’è alcuna differenza tra il centro-sinistra e il centrodestra. L’unica soluzione ai problemi dei cittadini è il socialismo”.