Satnam bis, i Lovato a processo: chiesto il giudizio immediato

La Procura di Latina ha chiuso l’inchiesta sul cosiddetto “Satnam bis” e ha chiesto il giudizio immediato per Antonello Lovato, 39 anni, e il padre Renzo, 65, entrambi imprenditori agricoli. Come raccontato da Latina Oggi, i due compariranno a novembre davanti al Tribunale di Latina con l’accusa di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro pluriaggravato.

Secondo le indagini coordinate dal pm Marina Marra e condotte dai Carabinieri, nelle aziende della famiglia sarebbero stati impiegati sette braccianti stranieri in condizioni irregolari, pagati 5,50 euro l’ora per turni fino a nove ore al giorno, anche la domenica. Gli inquirenti hanno raccolto numerose testimonianze: “Non ho mai avuto ferie né visite mediche, i bisogni li facevamo nei campi”, ha riferito uno dei lavoratori ascoltati. Contestate anche gravi violazioni in materia di sicurezza.

Antonello Lovato, già in carcere per l’omicidio del bracciante indiano Satnam Singh, e il padre, attualmente ai domiciliari, sono difesi dagli avvocati Mario Antinucci, Stefano Perotti e Valerio Righi. L’inchiesta aveva già portato in estate alla conferma delle misure cautelari da parte della Cassazione.

Intanto prosegue, con una nuova udienza fissata per il 7 ottobre in Corte d’Assise a Latina, il processo principale per la morte di Satnam Singh. Il bracciante, rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro a Borgo Santa Maria il 17 giugno 2024, era stato abbandonato davanti casa invece di essere portato in ospedale. Morì due giorni dopo al San Camillo di Roma. Una vicenda che suscitò indignazione in tutto il mondo.