Scuola, altri 8 Comuni posticipano il rientro in classe

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Altri Comuni della provincia di Latina hanno deciso di rinviare l’apertura delle scuole al 24 settembre dopo il caos degli ultimi giorni. Si tratta di Cisterna, Sermoneta, Sezze, Cisterna, Cori, Roccagorga e Prossedi. Anche ad Aprilia il sindaco sta per emettere l’ordinanza. Era stato il primo cittadino di Monte San Biagio ad annunciare l’ordinanza per il posticipo della riapertura. Poi una serie di incontri tra i sindaci, il presidente della Provincia e l’assessore regionale competente nei quali è stato chiaro che molti volevano avere qualche giorno in più per preparare aule e scuole al meglio, in attesa dei banchi e dei professori.

Dieci giorni per la precisione che dovrebbero fare il miracolo e garantire sicurezza per alunni e operatori.

Questa mattina l’assessore di Latina Emilio Ranieri aveva affidato a Facebook le sue considerazioni, sostenendo la decisione dell’amministrazione di posticipare: “Con tutti i lavori ancora in corso, che abbiamo fissato con i dirigenti scolastici cercando di recuperare molte delle vecchie richieste ancora inevase, eravamo pronti ad aprire e a rispondere anche alle difficoltà conosciute che ogni anno abbiamo affrontato e quelle generate dall’emergenza Covid-19.

Abbiamo avuto diversi fondi solo negli ultimi giorni di luglio ed è materialmente (l’amministrazione anche con il Decreto Sermplificazione deve salvaguardare concorrenza e verifiche dei requisiti dei partecipanti alle gare) impossibile affidare i lavori in poco tempo.  Abbiamo fatto vari lavori anche a maggio e giugno quando l’emergenza Covid-19 è scemata e le imprese hanno potuto ricominciare a lavorare modificando i piani della sicurezza.

Ma la cosa che ha sorpreso me e molte persone che hanno i figli nella scuola primaria è la sciagurata scelta del referendum dopo 5 giorni dall’apertura delle scuole. Chi ha fatto questa scelta non sa (non ricorda?) quali implicazioni porta l’inserimento dei bambini in nuove classi e quanto sono importanti i primi giorni di scuola in termini di relazioni.

Anche spostare più di 110 seggi con 800-1000 elettori a seggio è un compito arduo e un Comune di 130.000 abitanti non è in grado di modificare la macchina elettorale in pochi mesi.

Ora sarebbe interessante comprendere con quale criterio è stata scelta la data del Referendum e se la scelta ha tenuto conto dell’imminente inizio dell’anno scolastico”.

Dà la colpa alla data del Referendum quindi. Le reazioni dei genitori vanno dall’amarezza al disgusto, quello che non possono scrivere per decenza in una chat pubblica lo fanno su quelle private. I costi risparmiati per la doppia sanificazione li pagheranno proprio loro, in altre ore di baby sitter e in lezioni private per recuperare il gap dello scorso anno e di questo mancato inizio. Per non considerare lo stress di organizzare tutto questo con soli 2 giorni lavorativi disponibili.