Scuola, riapertura dopo il referendum: incontro tra i sindaci della provincia

A meno di una settimana dall’inizio dell’anno scolastico i sindaci della provincia di Latina si riuniranno in videoconferenza per discutere sulla possibilità di posticipare l’apertura delle scuole.

Il primo cittadino di Monte San Biagio ha emesso un’ordinanza con la quale fissa l’inizio delle lezioni al 24 settembre, dopo il referendum. Altri avevano proposto di rinviare, ma la Regione era stata ferma sulla data del 14 settembre.

Ora però, dopo aver avuto anche indicazioni dal prefetto, i sindaci stanno discutendo sulle possibilità durante un incontro al quale parteciperà anche l’assessore regionale Di Berardino.

La richiesta di posticipare l’apertura, dopo quella del presidente della Provincia di Latina Carlo Medici, arriva anche da Pino Simeone, capogruppo di Forza Italia al consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità.

“L’apertura delle scuole deve slittare di qualche giorno – ha detto Simeone – è una questione di buon senso. Dopo aver raccolto numerose istanze provenienti dai territori, in particolare da sindaci, amministratori, consiglieri, ma anche e soprattutto da operatori del settore della scuola, abbiamo inviato una nota al presidente Nicola Zingaretti sollecitandolo nel posticipare l’apertura dell’anno scolastico prevista per lunedì 14, ad una data successiva rispetto alla tornata elettorale e referendaria del 20 e 21 settembre.

Crediamo non abbia senso interrompere le lezioni dopo pochi giorni, senza contare il raddoppio delle spese di sanificazione e igienizzazione dei locali scolastici, che graveranno prevalentemente sui bilanci comunali. Non va inoltre dimenticata l’esistenza di altre criticità nella nostra regione, rappresentate dalla carenza di aule, docenti e collaboratori scolastici.

Riteniamo urgente che il governatore e l’amministrazione regionale in virtù delle difficoltà e dei disagi a cui andrebbero inevitabilmente incontro studenti, famiglie ed insegnanti, rendano meno traumatico l’avvio dell’anno scolastico, posticipandolo di qualche giorno. Non si tratta solo di risparmiare sulla sanificazione, occorre soprattutto salvaguardare la sicurezza dei nostri studenti e dell’intero personale scolastico”.