Sequestri a Sonnino, il sindaco: colpa di esposti anonimi e di errate interpretazione degli inquirenti

Luciano De Angelis

Dopo il sequestro dell’albergo del Frasso, il sindaco di Sonnino Luciano De Angelis scrive ai suoi concittadini consapevole del fatto che l’evento, unito ai precedenti sigilli apposti ai ristoranti “Villa Marcus” e “Il Carrubo” hanno provocato “enormi danni sociali ed economici al paese”. Una lettera di scuse?

Macché, una lettera per spiegare che la colpa è di esposti anonimi: “I tre malaugurati eventi – scrive il primo cittadino De Angelis, conseguenti a delle indagini delle forze dell’ordine nate da lettere anonime ed esposti alquanto vili, hanno creato enormi danni sociali ed economici al paese e, oltretutto, hanno messo in moto una spirale di depressione che ha creato nel paese un clima di paura, quasi terroristico”. Il sindaco mette in guardia i propri cittadini da chi si accosta con manifestazioni di solidarietà populistica e mista a ipocrisia, “quella ipocrisia tipica di chi getta il sasso, smuove le acque e poi ritira la mano”: “Diffidate da chi vuole cavalcare demagogicamente questi importanti temi. Sono loro la causa del problema, non la soluzione”.

Una lettera, quella del sindaco di Sonnino, per spiegare ciò che l’amministrazione ha messo in campo al fine di “tutelare al meglio gli interessi della comunità sonninese”. “La mia amministrazione – scrive De Angelis – sta agendo. E lo sta facendo mettendo in atto tutto ciò che consente la legge”. Il sindaco scrive che la giunta, impegnando 48mila euro del bilancio – una risorsa importante per un piccolo Comune quel è quello di Sonnino – ha avviato un iter per “dare incarico ad emeriti professionisti del settore, con l’obiettivo di riportare all’Amministrazione le migliori soluzioni possibili, a livello urbanistico, per valorizzare il territorio, tutelando così Sonnino e i Sonninesi”. “L’idea – spiega nel dettaglio – è sempre stata quella di affidarci a esperti conclamati del settore con i seguenti obiettivi: –  nelle prossime settimane, procedere subito alla risoluzione della problematica relativa all’art. 28 delle Norme Tecniche di Attuazione del Prg vigente che permetterebbe una zonizzazione del territorio; – successivamente analizzare il contesto territoriale con la finalità di trovare soluzioni pratiche alle criticità urbanistiche rilevate; – come obiettivo finale, di lungo termine, predisporre una revisione generale di un Piano Regolatore ormai vecchio e non più rispondente alle necessità di sviluppo della comunità di Sonnino”.

Nella lunga lettera il sindaco di Sonnino si sfoga, partecipa alle preoccupazioni dei propri concittadini, spiega di aver affidato nelle mani degli “architetti Francesco Rocca e Roberto Bonanni, illustri esperti della materia” il  compito di riportare all’amministrazione le “migliori soluzioni” per il bene del paese, senza mai citare tuttavia quali sono state le effettive criticità riscontrate dagli inquirenti che hanno portato al sequestro di tre importanti strutture turistico ricettive del comune ausono. De Angelis parla genericamente di dubbi sull’urbanistica aggiungendo che “sono molti i cittadini che temono ulteriori conseguenze, magari conseguenti ad errate interpretazioni degli organi inquirenti”. “Ma nel frattempo – si legge in un passaggio più distante della lettera – non siamo stati fermi. Io, personalmente, ho chiesto ed ottenuto udienza per ben due volte al Procuratore Capo; ho incontrato il Pm che sta conducendo le indagini e più volte sono stato dal capitano dei carabinieri di Terracina”.

“Ho partecipato – conclude il sindaco -, insieme all’assessore Natalini, ad un incontro in Regione, insieme ai tecnici regionali ed alla segreteria dell’Assessore competente, per trovare soluzioni alle problematiche emergenti e per verificare insieme a loro la fattibilità delle nostre idee”. Dunque, per il sindaco si è trattato di problematiche emergenti a cui ora l’amministrazione sta cercando di porre riparo.