Sermoneta, furto di opere d’arte all’abbazia di Valvisciolo. Indagano i carabinieri

Questa mattina brutta sorpresa nell’abbazia di Valvisciolo a Sermoneta: rubati un quadro dell’800, una cornice del ‘600 e un reliquario in legno di notevole pregio. Il furto è stato perpetrato nella notte, all’interno della chiesa. Segni di effrazione sono stati riscontrati anche sulla porta della segreteria del priore e sull’ingresso del museo “White”. Il dipinto trafugato, raffigurante San Mannosio, è attribuito al Pasqualone. Era collocato lungo la navata di destra. L’antica cornice era sprovvista di tela, in quanto esposta al momento in altro luogo. Ad accorgersi del furto, questa mattina alle 5, è stato il priore don Massimo Marianella che ha subito chiamato i carabinieri.

Sul posto sono prontamente intervenuti i militari del Reparto territoriale di Aprilia, diretti dal tenente colonnello Vincenzo Ingrosso, che hanno effettuato i primi rilievi. Già attivato il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale per le specifiche attività di indagini. Gli accertamenti avviati, infatti, rivestono un carattere particolare poiché oltre agli aspetti prettamente legati ai rilievi tecnici è fondamentale inquadrare l’evento delittuoso nel traffico delle opere d’arte.

Non è la prima volta che in provincia di Latina si registrano furti di pezzi del patrimonio culturale e non è la prima volta neanche per Sermoneta. Recentemente i soliti ignoti si sono introdotti anche nell’abbazia di Fossanova, a Priverno, rubando alcuni candelabri che tuttavia, e per fortuna, non avevano un valore artistico.