Sermoneta, la seconda “officina dell’arte e dei mestieri”

Continua a crescere l’officina dell’arte e dei mestieri di Sermoneta, una realtà brillante che consente ai giovani possono sperimentare la loro creatività nei campi delle produzioni multimediali, musicali e dell’arte, ponendo le basi per dar vita ad attività generatrici di reddito e per incentivare la diffusione e la condivisione della cultura, valorizzare la creatività, la produzione e la distribuzione di contenuti culturali.

Dopo l’apertura della sede al piano terra del centro civico di Monticchio, gestita dalla ats Work in Progress, l’amministrazione sta lavorando all’apertura di una seconda sede al centro storico, negli spazi dell’ex mattatoio che saranno dedicati esclusivamente agli antichi mestieri.
Sono stati già affidati i lavori di sistemazione della struttura, con la realizzazione delle dell’impianto di smaltimento delle acque reflue e interventi di manutenzione straordinaria dell’immobile comunale ex mattatoio, e per l’acquisto delle attrezzature per i laboratori di cucito, ceramica e pittura.

L’Officina dell’arte e dei mestieri di Sermoneta è stata aperta grazie a un importante finanziamento del Dipartimento della Gioventù presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e Regione Lazio.

Presso la sede dell’Officina di Monticchio si può puoi trovare: sala prove di gruppo o solisti con possibilità di registrazione, dotate di tutti gli strumenti musicali e con batteria acustica o elettronica; sala home studio, per registrazioni immediate di voce e strumento con collegamento digitale; sala recitazione dedicata anche al canto, alla presentazione di libri, alla registrazione di interviste e video, ad eventi culturali.

«Si tratta di un progetto nel quale abbiamo creduto fin dall’inizio e che ora, con questa ulteriore sede, consentirà a tanti ragazzi di apprendere i mestieri di un tempo, con la possibilità anche di un indotto» spiega il sindaco Giuseppina Giovannoli. «Nel contempo il progetto ci consente di recuperare un immobile comunale attualmente inutilizzato, un tempo mattatoio, per restituirgli nuova vita. Il raddoppio delle Officine dell’arte e dei mestieri è stato possibile grazie a un ulteriore finanziamento statale che abbiamo ottenuto e che va proprio nella direzione di creare opportunità di crescita e specializzazione per le nuove generazioni.

Ringrazio gli uffici comunali, l’area tecnica con l’architetto Riccardo Ianiri e il settore Cultura con la dottoressa Barbara Palombo per la grande collaborazione con l’amministrazione nello sviluppo di tale progetto».