Sezze, processo per usura: nominato traduttore per il dialetto setino

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Il Tribunale di Latina

Nominato un consulente, oggi al tribunale di Latina, per tradurre le intercettazioni in dialetto setino, nell’ambito di un processo per usura. Sul banco degli imputati siedono il 70enne Pietro Morosillo, di Sezze, detto il “benefattore”, e Giuseppe Liburdi.

I due sono accusati, a vario titolo, di usura ed estorsione, mentre era già caduta al Riesame l’accusa di associazione per delinquere.

Secondo la ricostruzione della Procura Morosillo, difeso dagli avvocati Angelo e Oreste Palmieri, sarebbe diventato negli anni un punto di riferimento per la comunità. Molte persone si sarebbero rivolte a lui per piccoli prestiti e non sempre i tassi sarebbero stati usurai. I metodi sarebbero stati diversi da persona a persona, ma quando qualcuno non pagava allora cominciavano le minacce.

Oggi, 9 ottobre, il consulente già nominato per la trascrizione delle intercettazioni si è detto in difficoltà perché il “sezzese” non è facilmente comprensibile per chi non lo conosce e sia gli imputati che le vittime sono originarie del paese dei monti Lepini. L’avvocato Angelo Palmieri, che difende Morosillo, ha nominato quale consulente un collega di Sezze.