C’è voluta notte fonda ai Carabinieri di Sezze per ritrovare l’intero bandolo della matassa riguardo l’allarme che repentinamente si è acceso ieri sera, verso le 20, in località Colli. Presso la locale stazione è infatti arrivata la segnalazione riguardante un uomo di colore che aveva fotografato un bambina. A lanciare l’allarme è stata la madre appena se ne è accorta. Il tutto è successo all’interno di una proprietà privata. Ad intervenire, oltre ai Militari della locale Stazione, sono stati i Carabinieri del Norm, aliquota radiomobile di Latina, che hanno bloccato il 30enne, risultato essere un richiedente asilo politico di origini nigeriane, residente in una struttura di Roccagorga gestita dalla cooperativa Karibu e lo hanno deferito in stato di libertà per i reati di “violazione di domicilio” e “interferenza illecita nella vita privata”. L’uomo è stato sorpreso fuori dall’abitazione della donna che lo ha denunciato intento a fotografare con un telefono cellulare, la figlia minore della stessa. I militari operanti, prontamente intervenuti sul posto, oltre a bloccare il prevenuto hanno provveduto a sequestrare il telefono dalla cui analisi hanno trovato conferma le accuse mosse nei suoi confronti. Tra le foto, oltre a quelle della bambina, ce ne erano altre di auto e di abitazioni. In seguito ad approfondimenti condotti con i referenti della Cooperativa, il 30enne è risultato patire un grave ritardo cognitivo (certificato dai medici) per cui la stessa coop (che avrebbe garantito sulla non pericolosità del soggetto) ha già avviato le pratiche di rimpatrio dopo aver trasformato il suo status da richiedente asilo a titolare di protezione umanitaria.