Alla stazione di Sezze Scalo, uno studente, rientrando da Roma, è stato assalito da un gruppo di giovani stranieri. Il ragazzo ha riportato ferite al collo e alla spalla durante il violento strappo con cui gli sono stati sottratti una catenina d’oro e il telefono cellulare.
La dinamica, rapida e brutale, si è consumata sulla banchina, in un’area che — secondo il padre della vittima — da tempo versa in una condizione di scarsa vigilanza. Solo una volta rientrato a casa, con il treno successivo, il giovane è stato accompagnato dal genitore al pronto soccorso dell’ospedale Goretti e poi in Questura per formalizzare la denuncia.
La vicenda è diventata immediatamente pubblica dopo il post del padre, che ha scelto i social per denunciare apertamente la situazione, mostrando anche le ferite riportate dal figlio. Le sue parole hanno acceso un dibattito già molto sensibile in città, soprattutto alla luce dell’aggressione avvenuta pochi giorni prima nel centro storico ai danni di un 27enne.
Nel frattempo le forze dell’ordine stanno ricostruendo l’accaduto attraverso la testimonianza del ragazzo e i primi riscontri. In attesa di sviluppi investigativi, il tema della sicurezza nelle zone di transito, come stazioni e fermate, è tornato al centro dell’attenzione cittadina, spingendo molti residenti a chiedere interventi immediati.









