Quindici case di riposo presenti sul territorio comunale, l’ambulanza del 118 che è praticamente monopolizzata da chiamate per interventi su pazienti di queste strutture, una RSA (Residenza Sanitaria Assistita) che torna prepotentemente di attualità con il DUP (Documento Unico di Programmazione) approvato dal Comune, cittadine straniere che trovano lavoro per lo più come badanti e i dati anagrafici; sono questi gli elementi di un puzzle fin troppo evidente: Sezze sembra essersi trasformato in un paese per vecchi. Sfogliando le 176 pagine del DUP, si apprende che Sezze, al 31 dicembre 2014 contava 24866 abitanti; di questi ben 4365 abitanti hanno più di 65 anni e addirittura 12628 sono tra i 30 e i 65. Nel 2014, le nascite sono state 196 mentre i decessi 232. Nello stesso DUP, a proposito di immigrazione si legge: “Si registra una importante presenza di cittadini stranieri. Una componente femminile di essi è dedita all’attività di assistenza alle persone anziane, rivelandosi pertanto una importante risorsa per la comunità setina”. Più avanti, sulla Residenza Sanitaria Assistenziale: “Le basi di questo percorso sono state poste a partire dal protocollo d’intesa tra il Comune di Sezze e la ASL, per riconvertire parte della struttura dell’Ospedale San Carlo in RSA, con potenziamento del servizio di dialisi, andando a mettere, finalmente, a frutto un ingente finanziamento che, altrimenti, avrebbe continuato a restare inutilizzato, a discapito della cittadinanza”. A completare il quadro del paese per vecchi, sull’intero territorio comunale si registra la presenza di ben 15 Case di Riposo, un record. Case di riposo che monopolizzano l’unica ambulanza presente sul territorio: il 90% delle volte che è chiamata ad uscire, la chiamata arriva da una di queste strutture.