L’universo dei Lepini racchiuso in uno scrigno. La storia di Roccagorga al centro di un viaggio capace di coniugare arte e passioni, cibi e suggestioni. E’ un progetto unico e affascinante quello che si appresta a realizzare l’amministrazione comunale di Roccagorga. Si chiama “Contaminazioni culturali” ed ha come obiettivo quello di valorizzare le tradizioni culturali e naturalistiche del territorio di Roccagorga e dei Monti Lepini attraverso spettacoli dal vivo, eventi espositivi, convegni a tema sulla conoscenza dei diversi linguaggi dell’arte e degustazione dei prodotti tipici locali . Con l’ambizione di diventare un appuntamento fisso dell’estate, come sottolinea il sindaco di Roccagorga Carla Amici. “Vogliamo che questo progetto sappia rappresentare un momento atteso ed unico nel suo genere , dove la musica jazz si contamini con la musica folkloristica lepina e napoletana, fino al blues, ospitando musicisti emergenti e di levatura internazionale. Intorno a questo appuntamento con la cultura i diversi linguaggi dell’arte si intrecciano e si riconoscono tra di loro”.
La rassegna di quest’anno, dal 15 giugno e fino al 15 luglio, non sarà che il primo passo di un percorso molto lungo. Ma quale sarà la destinazione? “Vogliamo caratterizzare Roccagorga come città della Musica e dell’Arte, capace di attrarre visitatori nell’arco di tutto l’anno, anche se il momento di picco e concentrato nei mesi estivi dove gli eventi musicali e teatrali all’ aperto sono di più facile realizzazione”.
L’anima del progetto però è il cuore del paese, con i suoi vicoli e la sua storia. Ma funzionerà davvero? “Noi non abbiamo dubbi – assicura Carla Amici -. Il punto di partenza è la valorizzazione del patrimonio culturale, storico e paesaggistico del territorio dei Lepini . Gli eventi programmati interesseranno l’intero centro storico del paese e i paesi limitrofi. Saranno i luoghi naturali a fare da sfondo alle varie manifestazioni musicali, teatrali ed artistiche. Questo contribuirà a valorizzare i nostri beni culturali, favorendo una fruizione attiva da parte dei visitatori”. Basti citarne alcuni per rendersi conto di quanta ricchezza c’è da offrire al viandante assetato di cultura. Dalla barocca piazza VI Gennaio all’Etnomuseo, dall’Eremo di Sant’Erasmo al Palazzo Baronale, dall’Arcoparco alla Chiesa Collegiata di Sant’Erasmo e Leonardo.
Roccagorga, i Lepini, il mondo. Quanta ambizione c’è, sindaco, dietro un progetto del genere? “La giusta ambizione, direi. Uno dei primi passi che intendiamo compiere nell’ambito del piano di promozione sulla musica e sull’ arte sarà quello di programmare gli eventi non solo per i confini provinciali e regionali ma in una visione più estesa che guardi al territorio nazionale e oltre. Prevediamo una diretta degli eventi nelle comunità di cittadini di Roccagorga all’estero, in particolare in Canada. E’ tutto in linea con il percorso di valorizzazione anche delle risorse locali, per cui il piano di promozione oltre all’evento in sé per sé tende anche a informare sulle iniziative più disparate, spingendo i visitatori a visitare Roccagorga e i territori dei Lepini. Logico allora tentare di legare l’evento a una certa sensibilizzazione sul valore dei beni culturali del territorio e sulla loro fruibilità, proponendo pacchetti promozionali di soggiorno, comprensivi di itinerari ed eventi a costi competitivi”. Per questo saranno coinvolte anche le attività commerciali e ricettive del territorio e predisposti una serie di servizi collaterali, dal wi-fi gratuito ai servizi igienici, dall’area informativa al materiale pubblicitario, senza dimenticare il portale internet in italiano e in inglese.
Lo schema è semplice, fa capire la prima cittadina. “Vogliamo cullare la prospettiva di un turismo trasversale, non solo musicale ma anche culturale e sportivo, religioso ed enogastronomico, incrementando la domanda grazie ad una serie di eventi importanti spaziando in tutti i campi dell’arte e trasformando Roccagorga in uno splendido salotto sotto le stelle”.