Sisto, un anno senza il ponte tra Terracina e il Circeo. Disagi a non finire, la denuncia del comitato di zona

Quando una scelta coraggiosa si trasforma in un incubo per paralisi burocratica. Accade tra Terracina e San Felice Circeo dove il ponte sul Sisto è stato demolito un anno fa poiché dichiarato inagibile, lesionato a tal punto da non consentire alcuna opera di manutenzione. Ma ad oggi non si vede all’orizzonte una nuova infrastruttura che possa ripristinare il collegamento tra i due centri rivieraschi pontini. In un’Italia in cui i ponti crollano e si piangono i morti, la Provincia di Latina al contrario si è distinta in quanto efficienza nella politica di prevenzione dei rischi per la pubblica incolumità. Una scelta scomoda ma coraggiosa che tuttavia paga lo scotto di un Paese che non riesce a rispondere in tempo reale alle esigenze di un territorio.

Si può discutere sulle responsabilità del deterioramento del ponte sul Sisto. Mancata manutenzione ordinaria nel tempo? Interventi abusivi attorno all’infrastruttura? Scadenza naturale dell’infrastruttura? La Procura di Latina ha aperto un’inchiesta per verificare se il ponte andava demolito o se era possibile il suo recupero funzionale attraverso opere di consolidamento. Inchiesta chiusa: nessuna responsabilità ipotizzata a carico di chi ha deciso e di chi ha effettuato l’abbattimento. Peccato che non si sia andato oltre, a ritroso sulle eventuali responsabilità per il deterioramento del ponte e in avanti sulle lungaggini che stanno accompagnando il ripristino del collegamento viario con grave danno per i cittadini, abitanti della zona e utenti della strada.

Mancanza di fondi, tagli ai finanziamenti, burocrazia nella realizzazione di opere pubbliche. Colpa della politica e del governo: sentenzia il popolo.

Il presidente della Provincia di Latina Carlo Medici, a pochi giorni dalla sua elezione, nella primavera di quest’anno ha fatto del Sisto una questione prioritaria, programmando la prevista realizzazione di un ponte carrabile provvisorio entro l’estate, in attesa del passaggio di proprietà della strada dall’ente di via Costa al Comune di Terracina. Ad oggi, in quanto ad atti ufficiali pubblicati all’albo pretorio della Provincia, stiamo alla nomina della commissione di gara relativa al bando per l’affidamento dell’opera. Un altro ritardo che pesa sui disagi alla popolazione.

In occasione del primo compleanno del ponte abbattuto, ma in realtà l’isolamento era stato anticipato con il divieto assoluto di transito, il comitato Ponte Sisto torna sull’argomento con un comunicato-denuncia che riproponiamo di seguito.

PRIMO ANNO DALLA DEMOLIZIONE DEL PONTE SISTO, COMPLEANNO AMARO. LA DENUNCIA DEL COMITATO PONTE SISTO

“Esattamente un anno fa è comparsa la prima ruspa, anche se il nostro isolamento andava avanti già da qualche mese. Dopo 365 giorni nulla, o poco, è cambiato. Durante questo anno, lunghissimo e pesante per noi residenti e commercianti della zona del Sisto, ne abbiamo sentite tante e abbiamo ricevuto tante rassicurazioni, ma il risultato è stata un’altra estate senza ponte, un vero disastro. E ancora oggi non abbiamo una data certa, ma nemmeno approssimativa, di quando finalmente questa zona non sarà più divisa a metà grazie alla realizzazione del ponte provvisorio. A quanto pare, infatti, la faccenda è ancora in una fase burocratica, ancora parlano soltanto le carte e non i fatti. Addirittura secondo voci di popolo, che spesso c’azzeccano, sarà necessario attendere l’autunno inoltrato prima che i lavori tanto attesi terminino. E nel frattempo noi continuiamo a convivere con una serie di disagi a non finire. La stagione estiva è stata pessima in termini di presenza e di incassi, alcune attività hanno già chiuso e altre che hanno resistito hanno dovuto letteralmente sopravvivere. Di notte nella zona non c’è anima viva e chi ci abita oramai ha paura anche perché i controlli non sono tanto frequenti. Per non parlare di quando c’è qualche emergenza: inevitabilmente i tempi dei mezzi di soccorso si allungano. E vogliamo parlare della corrispondenza che arriva in ritardo o non arriva proprio? Più di qualche utenza è stata staccata. Ci avevano detto che per il mese di agosto il ponte provvisorio sarebbe stato pronto, adesso ci chiediamo se riusciremo davvero ad averlo per la prossima estate. Continuiamo a chiederci perché, di fronte a una situazione del genere, non sia stata dichiarata la somma urgenza per accelerare i tempi: perché? Temiamo di non trovare mai risposta a questa domanda, e non dimentichiamo che qui si sta parlando di una struttura provvisoria, a tempo determinato: cosa succederà quando il Comune di Terracina diventerà proprietario della strada e dovrà pensare alla realizzazione di un ponte definitivo? Le risposte al momento ci mancano”.