Nei giorni scorsi sono stati pubblicati diversi articoli in merito al sistema di rilevamento della velocità sulla strada SS 699 (Frosinone- Terracina), istallati dal Comune di Sonnino. In merito alle tante imprecisioni riportate dagli interventi di vari avvocati, cittadini o consiglieri comunali, si precisa quanto segue.
Si premette che il Comando dei Vigili Urbani di Sonnino a seguito di esperimento di nuova gara d’appalto per l’installazione di nuovi dispositivi elettronici per il rilevamento delle infrazioni ai limiti massimi della velocità richiedeva con nota, prot. 5723 del 12/06/2014, autorizzazione all’attivazione del controllo elettronico della velocità “media” sulla SS 699 dell’abbazia di Fossanova, tratto ricompreso tra quelli ove è possibile effettuare il controllo in remoto delle violazioni dei limiti di velocità, senza la presenza degli organi di polizia stradale, così come previsto dal decreto del Prefetto di latina n. 25427 Area III del 19 dicembre 2007, tratti di strada della SS 699 (ex NSA 255) dell’Abbazia di Fossanova, ovvero i tratti di strada compresi dal Km. 7+500 al Km. 9+700 e dal Km. 11+000 al km. 12+500 che ricadono nell’ambito del Territorio del Comune di Sonnino.
Con nota successiva, prot. 8601/14-PL del 15/09/2014, veniva integrata la richiesta di autorizzazione specificando che l’autorizzazione riguardava due sistemi di controllo atti a rilevare la velocità “media” e la velocità “puntuale”, inoltre si indicavano le chilometriche per la collocazione dei dispositivi.
In data 16 marzo 2015 prot.llo15/3380/221.1, a Firma del Dirigente della PolStrada di Latina, veniva rilasciato Nulla Osta all’installazione con relative prescrizioni.
Inoltre, in data 09/10/2014 si inoltrava all’ANAS documentazione per la richiesta di nuova postazione al km. 7+800 integrata con progetto esecutivo delle opere da realizzare, mentre in data 16/07/2015 si richiedeva autorizzazione all’Anas per l’adeguamento della postazione al Km. 9+300 precedentemente autorizzata nell’anno 2010. La stessa Anas rilasciava nr. 2 autorizzazioni relative alle pratiche RM 21533 del 21.09.2015 e RM 22019 del 28/10/2015.
Ciò a testimonianza che il sistema di rilevamento della velocità attualmente utilizzato dal Comune di Sonnino è munito di tutte le autorizzazioni e nulla osta rilasciati dagli Enti competenti, i quali nelle loro valutazioni, sempre per quanto di loro competenza, hanno già valutato la segnaletica esistente.
Si precisa, infatti, che le postazioni sono state pre-segnalate con cartelli di prescrizione su entrambi le direzioni di marcia riportanti la scritta “CONTROLLO ELETTRONICO DELLA VELOCITA’”, così come previsto dall’art. 1, comma 2) del Decreto adottato dal Ministro dei Trasporti, di concerto con il Ministro dell’Interno, in data 15 Agosto 2007. Tale Decreto, infatti, a cui si rimanda per un’approfondita lettura, all’art. 1 comma 2 recita testualmente.
“2. I segnali stradali di indicazione di cui al comma 1, lettera a), devono essere realizzati con un pannello rettangolare, di dimensioni e colore di fondo propri del tipo di strada sul quale saranno installati. Sul pannello deve essere riportata l’iscrizione “controllo elettronico della velocita” ovvero “rilevamento elettronico della velocita”, eventualmente integrata con il simbolo o la denominazione dell’organo di polizia stradale che attua il controllo.”
La cosiddetta “Circolare Maroni” del 14 agosto 2009 (Direttiva per garantire un’azione coordinata di prevenzione e contrasto dell’eccesso di velocità su strada – Istruzioni operative per le attività di prevenzione del fenomeno infortunistico stradale mediante il controllo dei limiti di velocità) al punto 7 non fa altro che ribadire che le caratteristiche e le modalità di impiego dei segnali sono quelle stabilite dal succitato decreto ministeriale 15 agosto 2007; in particolare stabilisce che:
“L’informazione sulla presenza della postazione di controllo sia fissa che mobile deve essere fornita attraverso la collocazione di idonei segnali stradali di indicazione, anche a messaggio variabile, che possono essere installati, in via provvisoria o definitiva, ad adeguata distanza dal luogo in cui viene utilizzato il dispositivo secondo le indicazioni del decreto ministeriale 15 agosto 2007”.
È evidente e facilmente riscontrabile che la cartellonistica istallata per segnalare la presenza del sistemo di rilevamento della velocità sia quella prevista dalla normativa suddetta, ovvero riportante la scritta “controllo elettronico della velocità”, che non significa “controllo tramite autovelox”, ma semplicemente che si avvisano i conducenti che nelle immediate prossimità verranno rilevate le velocità, attraverso qualsiasi sistema attualmente utilizzabile (rilievo velocità media o della velocità puntuale). Sulle postazioni di controllo, inoltre, sono stati collocati, ben visibili, n. 4 cartelli su fondo bianco riportanti lo stilemma della polizia municipale “fig. II 11 art. 125” del C.d.S., su entrambi i sensi di marcia dal punto di inizio al punto di fine rilevazione, ovvero un cartello presso ognuna delle due postazione e l’altro nell’altra parte della carreggiata ad indicare, quindi, per ogni direzione l’inizio e la fine del tratto di strada sottoposto a controllo della velocità media, lasciando pertanto i tratti misurati ben evidenziati dai 4 cartelli sopra descritti.
Non esiste, d’altronde, altro tipo di segnaletica prevista dalla normativa vigente ed è pacifico come sulle strade possa essere istallata solo segnaletica idonea e prevista dal Codice della Strada e che eventuali altre scritte renderebbero la segnaletica non conforme e sviante, lasciando spazio ad eventuali ricorsi. Quindi in riferimento alle varie testate giornalistiche ed alle svariate interpellanze dei cittadini la segnaletica collocata risulta conforme a quanto dettato dal C.d.S. e la stessa è ben visibile agli utenti della strada.
Per quanto riguarda la questione posta sui giornali locali nei giorni scorsi sulla presenza di uno svincolo presso il tratto di 1,507 Km dove è installato il controllo elettronico della velocità, ci preme precisare che non esiste nessuna, e ripetiamo nessuna normativa che vieta l’uso dell’apparecchiatura in questione su tratti di strada dove sono presenti svincoli o uscite da stazioni di rifornimento. In verità, il decreto ministeriale n. 1123 del Marzo 2015 di omologazione dell’apparecchiatura min questione, riporta quanto segue: “[…] la scelta della ubicazione delle unità di rilevamento deve essere eseguita dai competenti organi di polizia stradale, d’intesa con l’ente proprietario o gestore della strada, tenendo conto della intensità di traffico sul tronco stradale in esame; del rendimento del sistema, valutato sulla base della percentuale di veicoli statisticamente ipotizzabile, che, utilizzando gli svincoli e le aree di servizio o di parcheggio eventualmente presenti tra le due basi, si sottraggono al corretto accertamento della velocità media; della possibilità di poter disporre, sul tronco stradale, anche di più basi di rilevamento da utilizzare alternativamente per gli accertamenti della velocità media […]”. Statistica prontamente effettuata prima dell’installazione del sistema Celeritas e non Sicve come viene riportato sempre sulla stampa locale.
L’unica certezza è che l’utente della strada sia tenuto al rispetto dei limiti imposti su detta strada a prescindere dalla modalità di misurazione attuata dagli organi di polizia. Basti pensare ai diversi dispositivi omologati per la rilevazione delle infrazioni (velomatic 512 – C 104 – telelaser – provida) ed altri sistemi di adottati dagli organi di polizia (sistema Targa ecc…) anche in base alle novità introdotte dalla Legge Stabilità 2016, la quale permetterà ai sistemi di controllo delle velocità di rilevare anche eventuali assenza di assicurazione o revisione degli automezzi: in questo caso, che cartellonistica bisognerebbe utilizzare?
L’amministrazione comunale di Sonnino ha il solo obiettivo di creare un deterrente serio verso l’alta velocità che caratterizza la SS 699 (Frosinone- Terracina), luogo di diversi incidenti anche mortali (l’ultimo avvenuto poche settimane). Il controllo della velocità media (con sistema volgarmente chiamato tutor, che invece è una semplice marca) rappresenta il miglior modo per controllare e costringere gli automobilisti a mantenere una velocità adeguata su un lungo tratto di strada e non su solo punto come succede con gli autovelox. È un sistema consigliato dagli organi preposti a discapito del medesimo autovelox, tanto più che il Comune di Sonnino ha già chiesto l’estensione del controllo su tutto il tratto di propria competenza, in modo da estendere il controllo su diversi km e creare un vero deterrente all’alta velocità su una strada che ha già causato diverse vittime. Al Comune non interessa null’altro che la sicurezza dei cittadini! Invitiamo, quindi, a diffidare di avvoltoi che vanno in cerca di procacciarsi lavoro tramite ricorsi e invitiamo tutte le componenti politiche ad avere una certa imparzialità su temi importanti e di interesse collettivo quali la sicurezza stradale. Anche perché chi pagherà i verbali eventualmente raddoppiati una volta rigettati i ricorsi dal Prefetto? Gli avvocati che tanto si adoperano a scrivere in questi giorni per accaparrarsi clientela? Attenzioni cittadini, che la vera truffa potrebbe essere proprio quella dei ricorsi…
A tal proposito non possiamo far notare come la necessità di maggiore sicurezza sulla SS 699 sia un tema avvertito come prioritario anche negli altri paesi limitrofi, come testimoniano alcuni recenti interventi sulla stampa locale.