Sorveglianza speciale per Giovina Di Silvio detta “Becchina”

Il Tribunale di Roma ha disposto la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nei confronti di Giovina Di Silvio, detta “Becchina”, accogliendo la proposta avanzata dal Questore di Latina. Una decisione che arriva al termine di una valutazione complessiva di una carriera criminale definita di lungo periodo.

La donna, classe 1950, è ritenuta contigua al sodalizio criminale riconducibile alla famiglia De Rosa ed è gravata da numerose condanne per reati contro il patrimonio, oltre a diversi procedimenti ancora pendenti legati al traffico di sostanze stupefacenti. Nel tempo è stata anche destinataria di misure cautelari, con provvedimenti giudiziari che hanno evidenziato l’abitualità e la sistematicità della sua condotta illecita.

Nonostante precedenti restrizioni, compresi gli arresti domiciliari, i successivi comportamenti hanno mostrato, secondo quanto ricostruito, una persistente mancanza di ravvedimento. Elementi che hanno portato le autorità a ritenere ancora attuale e concreta la sua pericolosità sociale.

Di Silvio è stata inoltre recentemente condannata in Appello a poco più di due anni di reclusione per spaccio di sostanze stupefacenti nell’ambito del procedimento che ha coinvolto la famiglia De Rosa, guidata da Giulia De Rosa detta “Cipolla” e dai figli. In quella sede la Corte d’Appello ha ridimensionato il quadro accusatorio, riducendo sensibilmente le pene inflitte agli imputati, senza però escludere le responsabilità penali.