Sostenere l’artigianato pontino. Una priorità anche politica

ECONOMIA & SOCIETA’

RUBRICA SETTIMANALE

A cura di Ivan Simeone

Direttore CLAAI Assimprese lazio Sud

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Ivan Simeone

Il mondo delle imprese artigiane necessita oggi più che mai di una azione politica di sviluppo seria e determinata. 

Le statistiche non sono certamente confortevoli e dimostrano una perdita di valore artigiano che coinvolge tutti i settori e si rischia di perdere un patrimonio culturale e produttivo di alto valore.

Non dimentichiamoci che il settore dell’artigianato è garantito direttamente dalla nostra Costituzione all’articolo 45 e la politica, anche locale, deve necessariamente avviare un’azione di sostegno dell’intero settore. 

I dati analizzati sia dalla CGIA di Mestre che da Movimprese, ci danno un profilo del settore non confortevole. 

Nel Lazio la variazione delle imprese artigiane tra il 2012 e il 2021 registra un saldo negativo del -10,1% con meno 12.281 imprese artigiane. Solo nella provincia di Latina, sempre tra il 2019 e il 2021, si registra una variazione negativa di circa 1.409 attività pari ad un -11,3%. Un trend negativo lento e silenzioso ma che si porta appresso anche una perdita di posti di lavoro e di tutto l’indotto. Se analizziamo i posti di lavoro persi in questi anni nel comparto artigiano della nostra provincia di Latina, calcolando una media minima di 3 addetti per impresa più il titolare artigiano, vediamo che sono stati bruciati tra il 2019 e il 2021 oltre 41 mila posti di lavoro, nel silenzio più assoluto.

Secondo i dati Movimprese 2022, in provincia di Latina abbiamo 8.724 imprese artigiane pari al 18,2% del totale delle aziende registrate in CCIAA e, tra il 2021 e il 2022, si registra

una leggera ripresa con un saldo positivo di 33 attività artigiane, anche se la media tra il 2009 e il 2022 registra un trend sempre negativo.

Ad eccezione delle imprese artigiane del settore edile, benessere e comunicazione che registrano saldi positivi, le attività del settore manifatturiero, del commercio e della ristorazione purtroppo hanno ancora saldi negativi.

Il mondo delle imprese artigiane sente certamente il peso degli affitti, delle tasse e la concorrenza sia dei grandi centri commerciali come del mondo dell’E-commerce. 

Il territorio paga la mancanza di alcune storiche attività artigianali. Trovare un sarto, un orologiaio come restauratori e falegnami è sempre cosa più ardua. Oggi le imprese artigiane hanno processi produttivi moderni e all’avanguardia e non solamente realtà legate al mondo degli antichi mestieri o all’artigianato artistico, essendo una vera eccellenza del nostro Paese.

Ecco che il mondo della Politica e delle Amministrazioni pubbliche locali devono rispondere concretamente a sostegno del settore con la sua produzione e con la salvaguardia di posti di lavoro.

Bisogna intervenire concretamente con agevolazioni delle tasse locali e avviare subito un tavolo di concertazione permanente tra le associazioni di categoria dell’artigianato per trovare vere soluzioni a sostegno del settore. 

Si sente l’esigenza di una politica di sviluppo delle attività artigiane e produttive e di una semplificazione amministrativa e burocratica.