Arriva un’altra ordinanza di custodia cautelare per due uomini di Lenola, già in carcere perché gravemente indiziati per la morte di Antonio Grossi, il 63enne che nella mattinata dell’8 giugno di quasi un anno fa, sempre a Lenola, fu ritrovato morto all’interno della sua abitazione.
All’alba di questa mattina, e dopo un’importante attività di indagine, i carabinieri della Compagnia di Terracina insieme ai colleghi della Stazione di Lenola, hanno eseguito una maxi operazione per un nuova ordinanza d’arresto per i due soggetti autori del ferimento, con un colpo di arma da fuoco alla nuca e, qualche giorno dopo, di gravi minacce, anche di morte, commesse in un locale pubblico di Lenola, ai danni di altro soggetto di Lenola, anch’egli detenuto per i gravi fatti che riguardano l’attentato incendiario ai danni del sindaco di Lenola.
Attraverso le testimonianze di varie persone informate sui fatti, acquisizione di sistemi di video-sorveglianza, perquisizioni di iniziativa, i militari sono riusciti a ricostruire la violenta aggressione armata, nonostante la vittima, abbia tentato di mascherarla, dichiarando, ai sanitari del Pronto Soccorso dove si era recato poco dopo i fatti, di essersi fatto male cadendo su un sasso. Il movente dei gravi fatti è riconducibile al risentimento, da parte dei due autori, veicolato anche con pubbliche minacce su canali social, per essere stati asseritamente accusati dalla loro vittima, quali autori di un furto perpetrato in Lenola nei mesi precedenti l’aggressione.









