Una nube nera e densa ha invaso ieri mattina la Flacca, creando paura e rallentamenti alla circolazione. Le fiamme erano partite da un terreno agricolo di un’azienda a Sperlonga, di proprietà di un uomo di 64 anni residente a Fondi, poi denunciato.
Il rogo, alimentato dal vento, ha devastato circa 8.500 metri quadrati, propagandosi rapidamente e rendendo necessario l’intervento immediato dei Vigili del Fuoco di Terracina. A bruciare non erano soltanto scarti di potatura, ma anche materiali plastici, tessili e ferrosi accatastati nell’area.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, non si è trattato di un evento accidentale: il fuoco sarebbe stato acceso volontariamente. Una scelta scellerata che ha trasformato una semplice combustione di residui in un incendio pericoloso per la sicurezza stradale e l’ambiente.
Le fiamme sono state domate dopo ore di lavoro, senza danni a persone o cose. Ma resta la macchia di un gesto che mette ancora una volta in evidenza quanto il problema degli incendi e della gestione dei rifiuti continui a rappresentare un’emergenza per il territorio pontino.









