Spiagge pontine ripulite dalla plastica grazie all’associazione ‘Fare Verde’

Si è svolta con successo, la raccolta dei rifiuti sulle spiagge del litorale pontino, da parte dell’associazione Fare Verde nell’ambito della giornata nazionale “Il Mare d’Inverno “.

Lungo le spiagge di Formia i volontari hanno raccolto i rifiuti in circa 30 sacconi: 25 di plastica, 5 con rifiuti misti, diversi tipi tubazioni in pvc e corrugati utilizzati per il drenaggio delle acque meteoriche, 3 materassini, un ombrellone, due sedie sdraio, un ombrello, 2 pneumatici, 2 siringhe, 1 nassa, 4 boe dell’itticoltura, un paracolpi di gomma di un’imbarcazione di circa 7 metri.

Da segnalare che sul tratto di spiaggia interessato alla pulizia insiste da troppo tempo un divieto di balneazione, segnalato dal cartellonistica del Comune di Formia che evidenzia la “scarsa” qualità delle acque. Si sollecitano quindi risposte e soluzioni dalle autorità preposte a questi compiti. Si chiede inoltre  la sistemazione del percorso reso pericoloso da staffe di metallo che sporgono dal muro dove si è obbligati a passare perché parte del  tragitto è sprofondato.

I volontari non si sono fermati soltanto lungo gli arenili di Formia, ma bensì hanno provveduto alla pulizia anche delle spiagge di Fondi, Sabaudia, Sperlonga e San Felice.

Tra gli oggetti più strani trovati sugli arenili pontini spiccano: Fondi (LT) cotton fioc, due boe e tre telefoni cellulari; Sabaudia (LT) cotton fioc, un lettino da mare, polistirolo e tanta plastica a pezzetti; San Felice Circeo (LT) due paia di calzini e due lampadine; Sperlonga (LT) mascherine chirurgiche e una tanica di gasolio piena; Ostia Lido (RM) plastica a pezzi; Tarquinia (VT) due paia di scarpe, un frigo portatile, una boa.

Da notare, oltre al “solito” polistirolo rinvenuto in tutte le spiagge, la presenza ancora persistente dei bastoncini cotton fioc in plastica, nonostante ne sia vietata per legge la fabbricazione e “il nuovo ingresso” rappresentato dalle mascherine chirurgiche.

“La regina delle spiagge del Lazio è la plastica – commenta Silvano Olmi, presidente regionale di Fare Verde – ne abbiamo trovata tantissima, spesso deteriorata dagli agenti atmosferici, ridotta in piccoli pezzetti sparsi sulla sabbia. Ma nell’elenco dell’immondizia abbandonata sugli arenili registriamo un nuovo ingresso, costituito dalle mascherine chirurgiche, rifiuto venuto alla ribalta con la pandemia e favorito dall’odierna società dell’usa e getta.

La manifestazione si è svolta con il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, del Ministero della Transizione Ecologica, della regione Lazio e localmente il Patrocinio del Comune di Formia. L’attività è inoltre inserita fra quelle del Contratto di Costa Riviera di Ulisse Foce del Garigliano.