Stalking con scritte diffamatorie, un arresto a Sabaudia per una raffica di offese indelebili

Arrestato questa mattina il presunto responsabile delle scritte diffamatorie apposte sui muri dell’abitazione di una famiglia di Sabaudia nelle scorse settimane. Frasi ingiuriose, frutto di un forte risentimento che nel tempo ha sconfinato in pesanti azioni di stalking. A finire in carcere è stato Oreste B., 48enne di Sabaudia. I carabinieri della locale stazione gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal Gip Giuseppe Cario per i reati di stalking, evasione, diffamazione e danneggiamento, e l’uomo è stato tradotto nella casa circondariale di Latina.

La misura cautelare della detenzione in carcere è arrivata a seguito delle indagini svolte dai carabinieri per i fatti recenti, avvenuti tra fine 2018 e inizio 2019, ma in realtà questa storia di persecuzione va avanti da tempo.

Oreste B, già agli arresti domiciliari dal febbraio 2018 per le ripetute violazioni alla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con prescrizioni alla quale era stato sottoposto in precedenza, sarebbe evaso dalla propria abitazione per dirigersi, nel cuore della notte, verso l’abitazione di un abitante del luogo situata poco distante ed apporre, mediante bomboletta spray, scritte diffamatorie sul muro di recinzione.

Con il provvedimento cautelare eseguito oggi, all’arrestato vengono contestati plurimi episodi, nel corso dei quali  avrebbe apposto scritte ingiuriose, denigratorie e offensive, oltre che sui muri dell’abitazione della vittima, anche su decine di muri di edifici pubblici della città di Sabaudia.

La vittima e il suo nucleo familiare erano divenuti bersaglio costante di una condotta persecutoria volta alla sistematica denigrazione pubblica delle loro persone vivendo una situazione insostenibile, di tensione e paura per ossessivi atteggiamenti vessatori posti in essere dallo stalker. ,

I fatti contestati nell’ambito del provvedimento eseguito oggi risultano essere ulteriori rispetto a pregresse condotte di analogo tenore che valsero a Oreste B. già una sentenza di condanna da parte del Tribunale di Latina per i  reati di stalking, diffamazione e danneggiamento.

Alla luce quindi del complesso degli elementi raccolti, dagli inquirenti nel corso delle indagini svolte dai carabinieri di Sabaudia, è  apparso come l’arrestato avesse un totale dispregio delle prescrizioni a lui imposte dall’autorità giudiziaria e i comportamenti particolarmente odiosi sia per i contenuti che per le circostanze di luogo in cui queste venivano perpetrate. Da qui la misura cautelare in carcere.