Rinviata la 29 settembre la sentenza nel processo per il duplice femminicidio di Cisterna. La pubblica accusa ha chiesto l’ergastolo per l’ex finanziere Christian Sodano, contestando l’aggravante della premeditazione. Sono seguiti gli interventi delle parti civili e le arringhe della difesa.
L’udienza
Ergastolo: questa la richiesta avanzata oggi dai Pubblici Ministeri del Tribunale di Latina Valerio De Luca e Marina Marra come pena nei confronti di Christian Sodano, l’uomo che ha ucciso nel febbraio 2024 la sorella e la madre della ex fidanzata in una villetta di Cisterna.
In aula, in Corte d’Assise, sono stati ricostruiti quegli attimi di pura follia e violenza inaudita del giovane che non aveva accettato la fine della relazione con Desireé Amato, la ragazza sopravvissuta alla strage grazie ad una folle fuga e oggi presente in aula insieme al papà Pino.
I due pm hanno parlato di un rapporto malato, sfociato in una pazzesca ira e gelosia quando è arrivata la fine della storia. A Sodano viene contestata anche l’aggravante della premeditazione, perché, secondo la ricostruzione della pubblica accusa, già da mesi stava preparando il folle gesto, anticipato da messaggi minatori e sfociato poi nella sparatoria avvenuta con la pistola d’ordinanza.









