Studio storico e pietre d’inciampo per ricordare i perseguitati a Latina, la mozione di Enrico Forte del Pd

Enrico Forte

Una commissione storica per ricostruire le persecuzioni razziali nell’allora Littoria e pietre d’inciampo anche a Latina. E’ la proposta del consigliere comunale e regionale Enrico Forte del Partito democratico avanzata nel giorno della memoria. “Ricordare la Shoah, le vittime e i perseguitati del nazifascismo è un dovere civile, morale e politico – afferma -. Oggi più che mai attuale, vedendo l’innalzarsi di pericolosi muri ideologici. Nessuno, a qualsiasi livello viva il proprio impegno di semplice cittadino o di persona che ha responsabilità nella cosa pubblica, deve sottovalutare gesti di intolleranza, perché i semi dell’odio possono proliferare proprio laddove non si è abbastanza vigili. In occasione della Giorno della Memoria ho voluto presentare una mozione da discutere in Consiglio comunale – ha continuato l’esponente del Pd – pensando che sia giusto, da parte dell’amministrazione, istituzionalizzare l’impegno a favore delle vittime della Shoah. Sappiamo, grazie alle  preziose ricerche di storici e giornalisti, che anche il territorio di Latina è stato teatro episodi di intolleranza e persecuzioni durante il nazifascismo. Con la mia mozione vorrei che fosse istituita una commissione storica che, grazie al sostegno dell’amministrazione comunale, si impegni a studiare in maniera approfondita tutte le fonti documentali disponibili a livello locale, recuperando la memoria dei nostri concittadini perseguitati nell’allora Littoria, indipendentemente dalla loro religione, etnia, credo politico. Sarebbe un primo passo per installare, come accade in molte città italiane, delle pietre d’inciampo che possano tramandarne la memoria. Penso sia giusto, per una città come Latina, dimostrare un impegno ed una volontà forte in tal senso, puntando al coinvolgimento anche delle scuole di ogni ordine e grado per arricchire la città di elementi di memoria collettiva, non divisivi ed utili per costruire un futuro di tolleranza e conoscenza”.