Sezze, il consigliere Bernasconi aderisce a Italia Viva

Il consigliere comunale di Sezze, Giovanni Bernasconi, aderisce ad Italia Viva. Dopo la crisi nel mese di giugno che aveva travolto l’amministrazione comunale setina, Bernasconi aveva deciso un percorso di indipendenza, uscendo dal Partito democratico e abbandonando la maggioranza che sosteneva il sindaco Di Raimo a causa di divergenze politiche insanabili.

Oggi ha fatto questa scelta perché ritiene che il suo percorso politico possa continuare “solo in una sicura area progressista, riformista ed europeista”.

“Un’area – ha detto – che il PD locale non assicura, come dimostrano le disinvolte giravolte nelle alleanze amministrative. In Provincia si sceglie Forza Italia e FdI anziché le liste civiche, a Sezze si rafforzano i sostenitori della Lega, a Latina si convoca un congresso straordinario per impedire l’alleanza con altre forze progressiste.  E così Comune per Comune serpeggiando secondo il peso delle tessere e delle preferenze. E’ un Pd locale – ha sentenziato – che non appare riformabile neppure dalla ventilata riforma annunciata da Zingaretti.

Avverto invece la necessità di guardare al futuro con fiducia nelle proprie idee abbandonando l’esasperante tattica e la paura dell’altro, con la speranza che la politica possa veramente cambiare le cose risolvendo i problemi dei cittadini e migliorando la qualità della loro vita, tracciando dei percorsi di sviluppo economico e sociale”.

“La provincia di Latina ha bisogno senza dubbio di uscire dai “toni paludati” che spesso caratterizzano il dibattito politico e che sono parte integrante dei problemi anche interni ai partiti. Il tira e molla, lo scontro interno tra le varie correnti, non è più compreso viste le emergenze di questo territorio.

L’obiettivo – ha concluso Bernasconi – è quello di dare un contributo alla costruzione di questo nuovo soggetto politico che sappia offrire un’alternativa politico-amministrativa, in netta contrapposizione al nazionalismo e al sovranismo e al clima di odio verso i diritti delle minoranze”.