Inchiesta “Dune”: la Gervasi resta ai domiciliari, Cassola torna in libertà

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Paolo Cassola

Giada Gervasi resta ai domiciliari, mentre Paolo Cassola torna in libertà insieme al carabiniere forestale Angelo Mazzeo. Lo ha stabilito il Tribunale del Riesame di Roma chiamato ad esprimersi sulle istanze presentate dai legali delle difese degli indagati nell’inchiesta Dune che il 21 febbraio ha smantellato l’amministrazione comunale di Sabaudia, tra ordinanze di custodia cautelare e successivi dimissioni in blocco della maggioranza.

Quanto all’ex sindaca il Riesame ha annullato il capo d’imputazione della corruzione e turbata libertà degli incanti, ma ha confermato la validità della misura cautelare della restrizione domiciliare.

Torna invece libero Paolo Cassola, ex direttore del Parco Nazionale del Circeo, per il quale l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari è stata completamente annullata. Rimane comunque la posizione da indagato e a tal proposito arriva una nota diramata dal suo staff: “L’auspicio è che si possa procedere celermente nelle prossime fasi, affinché non permanga alcun dubbio sulla correttezza dell’operato del Cassola che nei cinque anni da direttore, si è sempre dedicato con impegno alla tutela e valorizzazione del Parco, per un rapporto aperto con la sua comunità e con una particolare attenzione al tema della legalità”. Erano stati contestati a Cassola la turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e concorso nel reato.

Accolto parzialmente il ricorso per Angelo Mazzeo, cui vengono revocati i domiciliari, tramutati con  divieto di dimora a Sabaudia e San felice Circeo. A suo carico c’è comunque l’interdizione dal pubblico servizio per 12 mesi.