Sabaudia, lungomare crollato: scontro Mellano-Mosca

Il crollo del tratto di strada sul lungomare di Sabaudia

Dopo le forti piogge che hanno colpito il litorale pontino, ma in specie, quello di Sabaudia, causando danni e crolli a tratti di strada, è sempre più discussione tra il candidato Sindaco Paolo Mellano e il neo Sindaco di Sabaudia Alberto Mosca.

“I cedimenti stradali e lo smottamento in alcuni punti della duna che si sono verificati oggi -spiega il primo cittadino di Sabaudia- sono purtroppo la conseguenza di anni d’incuria del nostro Lungomare. Per tale motivo, ho inviato una documentata nota ai Presidenti di Regione e Provincia, al Prefetto e al Presidente dell’Ente Parco, allo scopo di sollecitare urgente incontro per esaminare la problematica in sede congiunta e individuare interventi e stanziamenti idonei a ripristinare in tempi brevi la situazione di normalità. La salvaguardia del Lungomare e della falcata dunale che lo caratterizza è tra gli obiettivi prioritari che l’Amministrazione intende perseguire. Ne va del futuro di Sabaudia e di tutto il comparto economico e turistico della Città. È giunto il momento di agire in sinergia, elaborando progetti comuni idonei a evitare che in futuro si verifichino fenomeni analoghi a quelli a cui abbiamo assistito oggi”.

L’ormai ex candidato Sindaco di Sabaudia Paolo Mellano però non ci sta, e non accetta il comportamento, secondo lui, da ‘scarica barile’ del Sindaco Mosca e afferma:

“La calamità naturale che sta colpendo il nostro territorio è purtroppo frutto dei cambiamenti climatici degli ultimi anni e su questo tema a nostro avviso come comunità servirebbe solo lavorare insieme. È il momento di unire le forze e la politica dovrebbe solo dare il buon esempio.

Invece per l’ennesima volta il Sindaco Mosca non perde occasione per scaricare colpe sul passato, quasi a dire, “io sono arrivato adesso che ci posso fare?”.

Invece no, ancora una volta uno “scarica barile” e allora è doveroso ricordare al Sindaco Mosca dalla memoria corta, che quando parla di “anni di incuria” dovrebbe chiedere ai sui Assessori che hanno già amministrato e che avevano già la possibilità di intervenire su queste infrastrutture viarie oggi colpite dalla calamita’.”

Paolo Mellano si riferisce al 2006 quando l’amministrazione Schintu, con vice Sindaco Giovanni Secci dal 2002 al 2006 e Assessore Roberto Bordignon dal 2005 al 2006, oggi ancora in Giunta con il Sindaco Mosca, acquisisce dalla Provincia sia Strada Lungomare Pontino sia il Ponte Giovanni XXIII, pensando di fare un’affare con gli introiti dei parcheggi.

“Ma avevano valutato che sia la strada sia il ponte avevano bisogno di un’importante manutenzione? Avevano valutato che prendevano un ponte del ‘63 e una strada del ‘34 che necessitavano di lavori?” – Incalza Mellano.

E questi lavori non sono stati effettuati negli anni successivi, nemmeno nel 2010 quando fu declassato, periodo in cui, dal 2009 al 2012, Secci fu nuovamente vice Sindaco.

“Gli UNICI lavori su questi beni acquisiti dalla Provincia sono arrivati solo dal 2018 con l’amministrazione dei Cittadini per Sabaudia, quando ottennero un investimento di 650 mila euro per mettere in sicurezza il Ponte Giovanni XXIII” – ricorda Paolo Mellano – “L’amministrazione dei Cittadini per Sabaudia, anche l’UNICa ad aver iniziato concretamente a CONTRASTARE l’EROSIONE ottenendo fondi regionali con 2 progetti in attesa solo delle ultime autorizzazioni e 1 altro progetto con Latina capofila. E la stessa amministrazione dei Cittadini per Sabaudia ha più volte sollecitato interventi dei sovraenti anche  sul Canale Romano presso Torre  Paola in quanto c’è una competenza del Demanio Regionale come tutte le foci dei laghi e del Ministero dei Beni Culturali, vista la valenza storica, per evitare successive problematiche anche sulla strada sovrastante.”

“Quindi parlare del PASSATO facendo finta di non conoscere la storia politica dei sui uomini più fidati è davvero troppo… oggi è il tempo della responsabilità, il Sindaco Mosca dovrebbe solo rimboccarsi le maniche e programmare interventi concreti per la salvaguardia del territorio comunale.Non basta il progetto di fattibilità approvato, peraltro un doppione di quello previsto dal Parco Nazionale del Circeo per il bando Parchi X il Clima per il 2021, che da Delibera dovrebbe trovare copertura con *un altro mutuo,* mettendo così una croce su altre opere importanti per la città. Quindi ancora una volta scelte sbagliate di cui pagheremo noi cittadini le conseguenze” attacca Paolo Mellano consigliere di opposizione.

“Ma ora è il PRESENTE e sentiamo solo parole, mentre basta fare un giro per la città per rendersi conto, in pochi mesi, dello stato di abbandono!Non basta tagliare l’erba -peraltro con il contratto Quadro *di quelli prima*- Sabaudia manca di manutenzione su opere pubbliche da DECENNI, se non ci si muove sarà sempre peggio!

E a chi dice: ma cosa avete fatto?? ricordiamo che oltre i lavori su strade (Via Carlo Alberto e S. Isidoro tra le tante) e ponti (Giovanni XXIII, Arciglioni e Artiglieri), se quest’anno non piove nelle Scuole e nelle Palestre forse è proprio merito di chi dal 2017 ha programmato, reperito fondi e realizzato interventi!.

Noi per Sabaudia ci siamo stati, ci siamo e ci saremo sempre, concretamente -per buona pace di chi ci vorrebbe censurare- pronti a FARE  e proporre soluzioni costruttive grazie all’esperienza acquisita, le chiacchiere le lasciamo ad altri!’’.