Buio pesto nella galleria Di Trapano, segnalazioni e nessun intervento

Galleria Di Trapano (foto de Il Messaggero)

Buio pesto nella galleria “Alessandro Di Trapano” sulla Monti Lepini. Da giorni segnalazioni e nessun intervento. Elevato il rischio per gli automobilisti nel tratto che collega Sezze a Priverno.

Sul caso è intervenuta l’Unione per la difesa dei consumatori – sede provinciale di Latina – per diretta testimonianza del responsabile pontino.

“Io stesso – afferma infatti Corrado Nacci dell’Udicon di Latina – percorrendo l’arteria verso Frosinone nella giornata di sabato 6 luglio, ho potuto costatare come ancora una volta il traforo fosse completamente al buio nonostante mi trovassi sulla strada a metà mattinata. Una volta raggiunta la parte centrale della galleria è praticamente impossibile vedere la strada e le parti laterali della struttura, anche perché il corridoio è carente di segnaletica orizzontale”.

La gravità della situazione – prosegue Nacci – è ancora più evidente se si pensa che all’interno della galleria non esistono vie di fuga e non sono rispettate altresì le norme di sicurezza che dovrebbero esserci. C’è da rimanere basiti, la galleria in questi anni è stata oggetto di continui e reiterati lavori di manutenzioni da parte di Astral, in particolar modo per ovviare alla problematica dell’illuminazione, ma ad oggi questa pericolosa problematica è ancora attuale ed è deprecabile tutto ciò se si pensa che l’infrastruttura è stata inaugurata poco più di dieci anni fa”.

Emerge sempre più forte l’indignazione degli utenti pontini, esasperati dalle pessime condizioni in cui versano le strade di collegamento dell’intera provincia di Latina, limitate nella loro percorribilità ma al contempo maggiorate dai rischi.

“Adesso siamo veramente stufi – afferma Nacci – raccogliamo il malcontento e le continue segnalazioni dei cittadini della nostra Provincia, siamo stanchi di assistere a questo vergognoso disservizio nei confronti degli utenti. Ci tuteleremo nelle opportune sedi competenti nei confronti della Regione Lazio e del Concessionario – conclude Nacci – è inconcepibile giocare sulla vita delle persone che quotidianamente percorrono quella galleria, ormai diventata una vera e propria trappola”.