Peculato e abuso d’ufficio, assolto l’ex dirigente scolastico di Castelforte

Il professor Salvatore Forte, ex dirigente dell’istituto comprensivo di Castelforte, è stato assolto dall’accusa di peculato e abuso d’ufficio perché il fatto non sussiste.

La sentenza è del Tribunale di Latina, collegio presieduto dal giudice Francesco Valentini.

Il professore, che ricopriva l’incarico di dirigente scolastico, nel 2009 era stato accusato da alcuni genitori di presunte irregolarità, commesse dal 2007 fino al 2009, nell’organizzazione scolastica, nelle attività e nella difesa dell’autonomia scolastica da ingerenze politiche.

A seguito delle denunce c’erano state una serie di ispezioni e controlli tese ad acquisire prove e documenti contro la gestione dirigenziale dell’istituto comprensivo di Castelforte: l’Ispettrice dell’USR aveva segnalato una situazione di disagio ambientale; il ragioniere Dall’Ara dell’USR, in azione ispettiva, aveva relazionato evidenziando irregolarità e presunti abusi. Inoltre il Consiglio comunale, in cui la minoranza abbandonava l’aula, aveva chiesto l’allontanamento del dirigente Forte.

Il tribunale, si legge nella sentenza, non ha riscontrato irregolarità, né abusi, smentendo le accuse e accusatori, nei progetti di partenariato Comenius, che hanno proiettato in Europa l’Istituto comprensivo di Castelforte; nei progetti pluriennali e-learning, che hanno favorito l’aggiornamento dei docenti nelle nuove tecnologie con una innovativa piattaforma di Istituto, e la creazione con finanziamenti della Fondazione Roma di due laboratori multimediali; nei progetti di territorio con l’apporto della Provincia; nelle nomine a figure esperte anche esterne qualificate.

È stato così evidenziato che la progettazione promossa e sostenuta dal dirigente Forte è stato il valore aggiunto che ha comportato notevoli finanziamenti per l’istituto comprensivo di Castelforte e la qualità dell’offerta formativa di cui hanno beneficiato gli studenti compresi i soggetti diversamente abili.

 “È stata così scoperta l’azione degli accusatori e calunniatori individuabili negli articoli di stampa e negli atti dell’epoca ai quali non resta che vergognarsi per aver esposto al pubblico una persona con comportamenti di una violenza inaudita, ingiustificabili lontani dalla giustizia e della verità”, ha commentato soddisfatto il professor Forte.