Latina, emergenza casa: 62 famiglie senza un tetto

Si è parlato di emergenza abitativa nel corso dei lavori della commissione Welfare del Comune di Latina, presieduta dal consigliere Nicola Catani. Hanno preso parola gli assessori Michele Nasso, con delega ai Servizi sociali e alle Politiche abitative, e Ada Nasti, con delega al Patrimonio.

“Attualmente – ha riferito l’assessore Nasso a margine della seduta – sono 62 le famiglie che vivono in emergenza abitativa e che si sono rivolte al nostro Comune. E’ un dato in crescita, allarmante: fino a sei mesi fa l’ente contava in emergenza abitativa 20 famiglie. Con il superamento della pandemia Covid, sono stati eseguiti tutti gli sfratti precedentemente rinviati a causa dell’emergenza sanitaria. Questa è sicuramente una delle cause che ha portato a triplicare, in pochissimo tempo, il numero delle famiglie rimaste senza un tetto”.

“In commissione – ha proseguito Nasso – abbiamo comunicato che lunedì prossimo incontreremo, con il sindaco Celentano, il presidente e il direttore dell’Ater per valutare insieme il fenomeno dell’emergenza abitativa. L’Ater è uno dei nostri partner fondamentali per affrontare questa spinosa tematica. Inoltre, a brevissimo, saranno pubblicate sul sito del Comune le procedure e i moduli per la presentazione delle domande per le case popolari, di cui al bando approvato con deliberazione del 12 maggio 2023. L’amministrazione ha proceduto, nel frattempo, a un interpello interno per la formazione della commissione esaminatrice”.

L’assessore Nasti, nel corso della seduta, ha fornito i dati sugli immobili comunali che potrebbero essere disponibili per un prossimo utilizzo, previo interventi di manutenzione e atti volti a cambi di destinazione d’uso.

“Il Comune di Latina – ha spiegato Nasti – è proprietario di tre ville confiscate alla criminalità organizzata, oggetto di interventi con i fondi del Pnrr.”.

L’assessore Nasti ha anche aggiunto la prossima disponibilità di due unità immobiliari provenienti da confisca e acquisite al patrimonio del Comune, una di sette vani e l’altra di circa 40 metri quadrati.

“Sono di proprietà comunale anche 10 locali  – ha proseguito l’assessore Nasti – di cui due occupati abusivamente e otto liberi ma che necessitano di interventi di manutenzione. Si tratta di locali tecnici che attraverso una deliberazione del Consiglio comunale, per pubblica utilità, potrebbero essere messi a disposizione dei servizi sociali per fronteggiare l’emergenza abitativa”.

“I dettagli forniti dall’assessore Nasti – ha concluso Nasso – ci forniscono la fotografia del patrimonio che potrebbe essere a disposizione dei servizi sociali. Ma è bene andare cauti, perché come dice la stessa Nasti, questo patrimonio necessita di manutenzione e di atti amministrativi che non si fanno dall’oggi al domani”.

commissione Welfare