Abc Latina, il Comune sul maggiore impegno di spesa per i rifiuti da trattare: soltanto una prudenza

L'assessore Gianmarco Proietti

A proposito di Abc Latina. Il 16 novembre scorso abbiamo scritto, sulla base di cifre e dati contenuti in due determinazioni del servizio Ambiente e del Pef 2018 relativo al servizio di igiene urbana del capoluogo, che il nuovo impegno di spesa del Comune è in eccesso rispetto al preventivato quantitativo di rifiuti da trattare nell’anno in corso (leggi qui). Un discorso semplice, basato sul fatto che mentre l’impegno di spesa per i rifiuti indifferenziati è stato adeguato rispetto al prevedibile aumento del quantitativo da conferire a Rida Ambiente, pari a circa il 75%, rispetto a quello programmato pari al 60%, l’impegno di spesa è rimasto inalterato per il quantitativo dei rifiuti differenziati, sebbene l’obiettivo del 40% risulti fallito con conseguente previsione di un 25% fino alla fine dell’anno. Perché?

La risposta è contenuta in una nota tecnica fornita dagli uffici all’assessore al Bilancio Gianmarco Proietti nella quale si rappresenta che l’eccessivo impegno di spesa ha un carattere prudenziale “al fine di sopperire ad eventuali imprevisti, conguagli e/o maggiori conferimenti di rifiuti prodotti”, tenendo conto comunque che l’ente – come ovvio che sia – “liquida solo le prestazioni di raccolta, trattamento e smaltimento effettivamente svolte”.

Nella nota tecnica si spiega anche che il Pef 2018, “a seguito dell’approvazione della variazione del contratto di servizio dell’azienda speciale Abc (delibera di Consiglio comunale del 7 novembre 2018, ndr) è stato di fatto modificato nei contenuti previsionali, che non ne modificano l’equilibrio complessivo”. L’ufficio conferma che la percentuale di raccolta differenziata ha un andamento medio per l’anno 2018 intorno al 25% mentre la raccolta dei rifiuti indifferenziati ha un andamento medio intorno al 75% e che pertanto, non avendo modificato gli importi relativi ai quantitativi del differenziato, se dovessero esserci economie “esse resteranno nel bilancio comunale come avanzo”. Dunque, tutto chiaro: un eccesso di impegno di spesa per prudenza. Chiara anche la modifica, di fatto, del Pef che non è stata sottoposta al voto del Consiglio comunale. Un passaggio che l’amministrazione non ha inteso necessario compiere, stante il mantenimento dell’equilibrio finanziario.