Accuse della Cetrone, la condanna dei magistrati pontini

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Il Tribunale di Latina

La sezione pontina dell’Associazione Nazionale Magistrati interviene sul caso Gina Cetrone dopo le pesanti dichiarazioni dell’ex consigliera regionale condannata a sei anni e mezzo di carcere nel processo ‘Scheggia’. Il segretario e il presidente Anm Mario La Rosa e Andrea D’Angeli con una nota esprimono “esprimono ferma vicinanza e solidarietà alla Presidente Caterina Chiaravalloti, ai giudici Francesco Valentini ed Elena Nadile, e ai pubblici ministeri, Corrado Fasanelli e Luigia Spinelli, in relazione ai commenti pubblicati da Gina Cetrone sul social network Facebook, a seguito della sentenza di condanna pronunciata nei suoi confronti lo scorso 8 novembre. Esprimono altresì solidarietà alle forze dell’ordine per la loro dedizione nel contrasto al crimine e ai giornalisti per il loro impegno quotidiano nell’esercizio della libertà di stampa.

Il comunicato stigmatizza inoltre “le affermazioni della Cetrone, che travalicano oltremodo il diritto di critica e appaiono di particolare gravità, sfociando in un attacco offensivo contro il lavoro indipendente, imparziale e coraggioso di magistrati, che, con abnegazione, operano quotidianamente in una realtà complessa e difficile connotata dalla rilevante presenza anche di criminalità organizzata. Essi adempiono al loro dovere nel rispetto delle garanzie della difesa e non è tollerabile che siano screditati sul piano personale soltanto per aver esercitato il loro ruolo.

Di fronte a questi inaccettabili attacchi, che offendono i singoli magistrati e la funzione giudiziaria nel suo complesso – conclude la nota – la sezione di Latina dell’Associazione Nazionale Magistrati ritiene necessario e imprescindibile ribadire che, a tutela della propria professionalità, del proprio onore e della propria integrità morale e fisica, la magistratura risponde e risponderà compatta a ogni tentativo di delegittimazione”.