Una bara bianca, il silenzio rotto dagli applausi, e una chiesa gremita di volti segnati dal dolore. Così Pontinia ha salutato per l’ultima volta Mara Severin, sommelier del ristorante stellato “Essenza”, morta a soli 28 anni dopo il crollo del tetto nel locale in cui lavorava. Originaria di Sabaudia, Mara si era trasferita da qualche tempo a Pontinia, dove era diventata una figura di riferimento nel mondo della ristorazione locale.
I funerali si sono svolti nella chiesa di Sant’Anna. Ad accompagnare la famiglia – la madre Egle, il padre Roberto e la sorella Elisa, distrutta dal dolore – c’erano tanti amici, i colleghi della brigata di “Essenza”, numerosi chef e ristoratori della zona, oltre ai sindaci di Pontinia, Sabaudia e Terracina. Al suo fianco, visibilmente provato, anche Simone Nardoni, lo chef che aveva conquistato la stella Michelin con Mara al suo fianco in sala.
Durante l’omelia, padre Giorgio Turriceni ha citato le parole della canzone One More Light dei Linkin Park per esprimere il senso di perdita e di ingiustizia:
«A chi importa se un’altra luce ancora si spegne in un cielo con milioni di stelle? A chi importa quando il tempo di qualcuno si esaurisce, se non siamo altro che attimi? Beh, a me importa!».
Ora saranno le indagini a dover fare chiarezza su quanto accaduto. Il crollo del tetto del ristorante, che ha travolto Mara durante l’orario di lavoro.









