Davide Paccassoni, il mental coach pontino sul tetto del mondo

Il mental coach di Latina, Davide Paccassoni, ha contribuito ai recenti e importanti traguardi ottenuti da Martina Fidanza, uno di questi il titolo di campionessa del mondo di ciclismo nella specialità Scratch.

La 22enne originaria di Ponte San Pietro (Bergamo) ha battuto l’agguerrita concorrenza sulla distanza dei 10 chilometri in pista con traguardo unico finale. Si è trattata della prima medaglia d’oro conquistata dall’Italia in occasione dei campionati del mondo che si sono svolti sul velodromo “Jean Stablinski” di Roubaix in Francia. Il titolo mondiale di Martina è solo l’apice di una serie di altri titoli ottenuti nei mesi precedenti, da quelli italiani agli europei passando alla partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo. Una crescita sportiva e mentale alla quale ha contribuito proprio Davide Paccassoni il quale è stato contattato dalla stessa Martina consapevole che avrebbe dovuto affrontare un anno davvero impegnativo e indubbiamente stressante emotivamente, e per tale motivo necessitava di una preparazione al top, sotto ogni punto di vista.

“Martina, come ogni giovane ragazza, è piena di energia e voglia di fare e dimostrare. Ha tutte le carte in regola per emergere e i risultati ottenuti ne sono una dimostrazione – racconta il mental coach -. Il lavoro che ci hai visto coinvolti si è basato sulla costruzione e il consolidamento del proprio mindset, facendo leva in particolar modo sui dettagli cognitivi: concentrazione, motivazione, gestione delle emozioni e crescita personale. Aspetti fondamentali per costruire delle basi solide, essenziali per affrontare le varie gare che l’hanno vista protagonista, scendendo in pista al 100% delle forma fisica e mentale”.

Il lavoro fatto in tandem con Davide Paccassoni è stato riconosciuto ed apprezzato dalla stessa Martina che in occasione di un post sul suo profilo Instagram, ha tenuto a ringraziare tutti coloro che le hanno permesso di ottenere la medaglia d’oro ai mondiali in Francia. “Grande merito va a Martina – prosegue Paccassoni – un talento italiano che sta sempre più ottenendo importanti titoli sulla stampa nazionale e internazionale, ma merito va anche al lavoro fatto che premia il ruolo del mental coaching non più solo relegato al settore aziendale, ma anche a quello sportivo dove singoli professionisti e interi club si affidano per affinare le proprie capacità sportive e mentali. E i risultati ne sono una dimostrazione”.