Processo Reset, cade in Appello il metodo mafioso per Viola e Ciaravino

Giovanni Ciaravino e Francesco Viola

Si è svolto oggi in Corte d’Appello il processo di secondo grado, nell’ambito dell’inchiesta ‘Reset’, per i due imputati di spicco del clan Travali che avevano scelto il rito abbreviato: ovvero Francesco Viola e Giovanni Ciaravino.

Al termine dell’udienza la decisione di escludere l’aggravante mafiosa per i due imputati, definiti come elementi chiave all’interno del gruppo criminale gestito tra fratelli Salvatore e Angelo Travali.

Per Viola l’accusa è quella di una serie di estorsioni, per lui i giudici della Corte d’Appello hanno ridimensionato la pena a 14 anni e 4 mesi rispetto ai 16 del primo grado. Per Ciaravino invece, etichettato come pusher di riferimento del clan, sentenziata la pena di 7 anni e 8 mesi rispetto ai 10 e mezzo del primo grado.