Operazione Krupy, Vincenzo Macrì intercettato in Brasile è finito nel carcere di Rebibbia. Cocaina, Latina-Olanda

I tenenti colonnelli Paolo Befera e Pietro Dimiccoli del comando provinciale di Latina durante una conferenza stampa sul caso

Ieri a Roma, presso la Casa Circondariale di Rebibbia, i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Latina hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il 21 ottobre 2015 dal Gip di Roma nei confronti di Vincenzo Macrì, residente ad Aallsmeer (Olanda), considerato elemento apicale della cosca “Comisso”, operante in Siderno (Reggio Calabria) e con articolazioni territoriali in provincia di Latina ed in Olanda, in quanto accusato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti,  associazione di carattere transnazionale pluriaggravata e  ricettazione in concorso.

Macrì, si era reso irreperibile dal giorno dell’esecuzione dei provvedimenti di fermo di indiziato di delitto e della successiva ordinanza, emessi nel contesto dell’operazione convenzionalmente denominata “Krupy”, che consentì di accertare l’operatività nel capoluogo pontino di un sodalizio capeggiato dai fratelli Crupi, collegato alla cosca “Commisso” di Siderno, dedito all’importazione di ingenti quantitativi di cocaina dall’Olanda.

I predetti, attraverso la propria ditta “Krupy s.r.l.”, con base operativa a Latina, specializzata nel commercio florovivaistico tra l’Italia e l’Olanda, sarebbero riusciti a trasferire  ingenti somme di danaro nel paese estero, utilizzate per l’acquisto di cocaina che veniva abilmente occultata  nei camion per il trasporto dei fiori nei viaggi di ritorno ed a ricettare circa 260 tonnellate di cioccolata “Lindtt”, del valore di euro 7.500.000 circa, sottratta da altri soggetti, alla predetta società, rivendendola sul territorio nazionale e su quello olandese.

L’arrestato, latitante dal mese di aprile del 2016 e colpito da altro provvedimento restrittivo emesso dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria, è stato localizzato in Brasile, dove si era definitivamente trasferito, ed estradato il sei giugno scorso.

Al termine delle formalità di rito, l’interessato è rimasto ristretto presso la citata Casa Circondariale, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.