Operazione Scheggia, Armando Di Silvio presenta ricorso al Riesame

Armando Di Silvio al momento dell'arresto nell'ambito dell'operazione Alba Pontina

Ricorso al Riesame per Armando Di Silvio, Lallà, nell’ambito dell’inchiesta “Scheggia” che lo vede indagato per l’estorsione – aggravata dal metodo mafioso – di cui è accusata anche Gina Cetrone. Gli avvocati Luca Giudetti e Oreste Palmieri chiederanno al Tribunale delle Libertà la scarcerazione del loro assistito, o in alternativa una misura meno lieve. Secondo la difesa infatti non sussisterebbero i gravi indizi di colpevolezza – ci sarebbero infatti delle contraddizioni nelle dichiarazioni di pentiti e testimoni – in relazione al reato contro un imprenditore di Pescara.

Si potrebbe trattare, forse, dicono sempre i legali, di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, ma non di estorsione. Inoltre Armando Di Silvio, che secondo il pentito Agostino Riccardo sarebbe stato chiamato per decidere il da farsi e avrebbe avuto l’ultima parola, non ha partecipato all’incontro in cui l’imprenditore sarebbe stato minacciato e poi costretto a consegnare il denaro.

L’avvocato Lorenzo Magnarelli, che assiste Gina Cetrone, ha tempo per depositare il Riesame fino a venerdì, ma sta ancora valutando. Attende che il giudice per le indagini preliminari si pronunci sulla sua richiesta di scarcerazione presentata dopo l’interrogatorio di garanzia.

Stanno ancora valutando un ricorso al Riesame gli avvocati Oreste Palmieri e Emanuele Farelli per i figli di Armando Di Silvio, Samuele e Gianluca, che avrebbero partecipato, insieme ad Agostino Riccardo all’estorsione. Sarà presentato invece domani il ricorso sempre al Tribunale delle Libertà per il marito di Gina Cetrone, Umberto Pagliaroli.