Sognando il dopo coronavirus: con il parrucchiere, l’aperitivo e i concerti

di Teresa Salivi – La Fase 2 della lotta contro il nuovo coronavirus non ci ha soddisfatto. In molti pensavano che sarebbe stato possibile tornare un po’ alla normalità, ma sappiamo ormai che così non sarà. Con il Covid dovremo convivere e allora che fare per continuare a rispettare le regole senza buttarci giù?

Uno dei modi potrebbe essere quello di programmare cosa fare quando sarà finalmente possibile. Sognare non costa nulla ed è ancora permesso e magari con il denaro risparmiato in questi mesi, con cene e week end fuori saltati e il mancato shopping, potranno essere utilizzati per toglierci qualche sfizio.

Il primo pensiero, inutile negarlo, sia per gli uomini che per le donne, va al parrucchiere di fiducia. Sebbene in molti hanno fatto ricorso a una tinta veloce in casa, diciamolo, i risultati non sono poi perfetti. E allora c’è chi sogna il colore giusto, quello che solo il nostro parrucchiere ha saputo scoprire e i trattamenti illuminanti e ricostituenti, ma anche le chiacchiere leggere e qualche ora spesa solo per noi. Gli uomini correranno a tagliare, per chi non si è dato al fai da te con macchinette recuperate nei cassetti.

Sul web poi è possibile scorrere gli abiti della nuova stagione, ma ordinarli online no è semplice: il bello sta nel provarli tutti e magari non sceglierne nessuno perché non siamo dell’umore giusto. Oppure ringraziare perché la commessa di turno è simpatica, ha occhio e tira fuori accessori e colori fatti a posta per te.

E se questo ci sembra futile, sì non possiamo che ammetterlo, lo è e serve come tutto il resto. Se quel che ci manca è l’aperitivo abbiamo tutto il tempo di studiarne uno nel locale alla moda di una città che non abbiamo ancora visitato. Programmare un viaggio, studiarne tutte le sfaccettature, i percorsi, i musei, i locali, gli scorci da non perdere può impegnare il nostro tempo e farlo trascorrere senza noia.

Poi c’è chi sogna di tornare a sentire un concerto dal vivo. L’adrenalina, il sentirsi uniti con emeriti sconosciuti, la musica che sale nelle vene.

Tra le priorità c’è sicuramente quella di incontrare gli amici o le amiche e scambiarsi faccia a faccia le ultime novità, magari davanti ad un thé o una birra, o perché no al ristorante per un pranzo al sole a base di pesce.

Insomma il consiglio è quello di fare una lista, di programmare, per ricordarlo quando tutto questo finirà e tornare al tram tram quotidiano potrebbe mandare all’aria tutti i nostri propositi.