San Felice: botte, minacce e tentata estorsione per un debito di droga

La polizia di Terracina ha dato esecuzione all’ordinanza  degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Latina, a firma del G.I.P. Dott. P. Bortone, su richiesta del sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Latina Dott.ssa V. Giammaria, a carico di un 44enne residente in Sabaudia indagato per i reati di tentata estorsione continuata, aggravata dalla recidiva nei confronti di un giovane 21enne e del padre 47enne di questi,  entrambi di San Felice Circeo nonché del reato  di lesioni personali aggravate nei confronti di quest’ultimo.

Alla base dell’estorsione di denaro vi era un debito per droga che l’arrestato aveva nei confronti del 47enne, il cui pagamento veniva richiesto attraverso minacce di morte anche al figlio del debitore, del tutto ignaro della vicenda del padre e agli anziani genitori del 47enne.

La vittima era stata rintracciata in un luogo pubblico dell’indagato il quale, in compagnia del proprio cane di grossa taglia, gli aveva sferrato dei colpi sul viso provocandogli gravi lesioni.

La stessa vittima, si era quindi trasferita dai genitori ma anche presso quest’abitazione l’indagato aveva fatto pervenire le proprie minacce annunciando che avrebbe terminato la sua rappresaglia e che avrebbe incendiato l’interno edificio con all’interno gli anziani genitori.

La segnalazione è arrivata dal giovane 21enne preoccupato dai continui messaggi minatori che gli arrivavano sul proprio telefono cellulare e che gli intimavano di assolvere al debito del padre se voleva evitargli il peggio. Inoltre, in alcuni messaggi l’indagato minacciava il ragazzo che se non avesse pagato quanto dovuto dal padre, gli sarebbe stata sottratta la propria motocicletta.

L’arrestato è stato ristretto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.