Latina, Valletta presenta la Lista dei Borghi: “Basta con le solite facce, sì ai consigli di quartiere e al baratto amministrativo”

Vincenzo Valletta

Parte dall’esigenza di dare una svolta alla politica sul territorio di Latina, non più di palazzo, ma in mezzo alla gente e al territorio, l’impegno del movimento civico dei Borghi, presentato dal coordinatore della lista dei Borghi, Vincenzo Valletta. “Il nostro è un movimento che si pone come ascolto delle numerose istante che provengono dai cittadini che vivono nei borghi e nei quartieri periferici, le categorie produttive e sociali, il terzo settore, le donne, i giovani e gli anziani – spiega Valletta.

Un atteggiamento quello del movimento civico dei Borghi, che si contrappone all’andamento politico che si preannuncia ancora una volta in un clima di campagna elettorale che vede al centro “sempre i soliti protagonisti, le solite facce e posizioni di rendita”.

“Questo è il momento giusto per dare alla nostra città una nuova prospettiva di rilancio – spiega Vincenzo Valletta, coordinatore della lista – con le nuove generazioni, con nuove persone; camminiamo con le nostre gambe e non vogliamo essere ostaggi dei vecchi politicanti della prima e della seconda repubblica. A Latina i partiti tradizionali hanno fallito ed oggi guardiamo con interesse i nuovi movimenti che pongono alla base dell’azione politica le stesse nostre prerogative. Noi crediamo nella democrazia dal basso, nelle azioni concrete e nella cooperazione – continua Valletta – Il nostro intento è promuovere una politica dei valori come etica, moralità, impegno e merito, ma soprattutto riportare al centro del dibattito la Politica, intesa come servizio ai cittadini. La nostra identità primaria è il territorio e non il palazzo ed ha un’organizzazione di tipo orizzontale e non verticistica, con una programmazione politica fondata sulla partecipazione, l’informazione, sul confronto, sul dibattito e sulla condivisione di obiettivi comuni e di scopi operativi, tangibili e fattibili da perseguire”.

I punti del cambiamento e i nuovi Consigli di Quartiere

“Vogliamo cambiare il rapporto che la vecchia politica ha creato tra il territorio e l’amministrazione. Bisogna promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica implementando meccanismi che possono avvicinarli agli uffici dell’Ente ed i primi progetti che porteremo in Consiglio Comunale saranno:

– La creazione, attraverso apposito regolamento e bando, dei Consigli di Quartiere che ricalcheranno gli spazi territoriali delle vecchie circoscrizioni. Un organismo di rappresentanza del territorio per garantire l’attività di partecipazione dei cittadini alle attività dell’amministrazione comunale, per svolgere funzioni conoscitive, consultive e propositive in modo da contribuire alla formazione degli orientamenti e delle scelte dell’Ente.

– L’istituzione del Baratto Amministrativo, forma di partecipazione della cittadinanza attiva tesa al miglioramento e alla cura del proprio territorio. Lavori utili alla comunità come la pulizia del parco o la piccola manutenzione della scuola, promuovendo una sorta di scambio virtuoso: lo sconto sul pagamento di una tassa locale o un altro debito con le casse municipali, come ad esempio una vecchia multa, in cambio di un impegno concreto per “migliorare” il proprio territorio. Strumento indispensabile finalizzato soprattutto alla valorizzazione delle persone anziane mediante l’inserimento in attività di utilità sociale ad esempio sorveglianza presso parchi e giardini pubblici con apertura e chiusura degli stessi, supporto alle strutture scolastiche per l’attraversamento stradale. Un modo innovativo per riscoprire la partecipazione dei cittadini al bene comune.

– L’adozione del Bilancio Partecipativo come forma di partecipazione diretta dei cittadini alla vita politica della propria città che consiste nell’assegnare una quota di bilancio dell’Ente locale alla gestione diretta dei cittadini, che vengono così messi in grado di interagire e dialogare con le scelte delle amministrazioni per modificarle a proprio beneficio. Attraverso incontri pubblici, adottando metodi inclusivi e rappresentativi, la popolazione di ciascun territorio è invitata a precisare i suoi bisogni e a stabilire delle priorità in vari campi o settori (governo del territorio, ambiente, scuole, salute…) Nel corso dell’anno seguente, attraverso apposite riunioni, la cittadinanza valuterà la realizzazione dei lavori e dei servizi decisi nel bilancio partecipativo dell’anno precedente. Con questo strumento, che necessita di una certa stabilità politico-amministrativa e di una volontà di coinvolgimento che va ben oltre gli attori politici, sarà possibile trasformare desideri e scelte dei cittadini in atti amministrativi, progetti e, in breve tempo, in realizzazioni concrete.

“Crediamo fermamente che attraverso la volontà di autodeterminazione, che contraddistingue il nostro progetto politico, si possa rispondere alla forte volontà dei cittadini a dare un contributo per il futuro della città di Latina – conclude il vice coordinatore del progetto Marco Tuderti – Sarebbe insensato, di fronte a tale fenomeno, restare fermi e subire decisioni calate dall’alto che non rispecchierebbero il comune sentire del territorio e soprattutto che non riguardano affatto le comunità che popolano i Borghi e le diverse frazioni di Latina”.