Terme di Fogliano, l’ultima spiaggia per lo sviluppo dell’area. Mozione ok

E’ stata approvata all’unanimità del Consiglio comunale di Latina la mozione per la valorizzazione delle terme di Fogliano. Un’iniziativa a firma dei consiglieri Oliver Tassi e Massimo Di Trento del gruppo misto, Nicoletta Zuliani del Pd e di Celina Mattei, Valeria Campagna e Maria Grazia Ciolfi di Latina Bene Comune.

Maria Grazia Ciolfi

Un’unanimità di Consiglio… sguarnito di altre componenti politiche di minoranza che, dopo la lunga discussione sulla delibera di destagionalizzazione delle attività della Marina, hanno abbandonato i lavori, “beccandosi” il rimbrotto della consigliera Ciolfi, con mandato per il lungomare: “Ecco prima ci accusano di aver trascurato la Marina e poi invece di sostenere la valorizzazione delle terme se ne vanno, incuranti del fatto che il centrodestra ha responsabilità sul fallimento della società”. Più o meno questa la critica.

Olivier Tassi

Ad illustrare la mozione giunta in aula in una forma più contenuta, rispetto alla prima proposta all’ordine del giorno dell’assise del 2 luglio scorso poi ritirata, è stato il capogruppo del gruppo misto Tassi.

“Questa mozione – ha detto – vuole evitare che la risorsa terme venga sottratta alla pianificazione del suo potenziale. Ad oggi mancano una serie di impostazioni da un punto di vista urbanistico. Ci sono state sollecitazioni da parte della curatela fallimentare della società Terme di Fogliano, ma noi non stiamo qui tanto a difendere il prezzo con il quale eventualmente sarà aperta l’asta. Siamo qui per consentire la valorizzazione dell’area per il rilancio dello sviluppo economico attraverso questa importante risorsa”.

Celestina Mattei

La consigliera Mattei, nel suo intervento, ha riferito che la perizia redatta dal Ctu Vladimiro Macera ha notevolmente ridotto il valore dell’area, rispetto a quello stimato dal professor Bernardino Quattrociocchi, attribuendo ai terreni un valore agricolo quando invece il Piano regolatore generale prevede in questa zona un quartiere termale con strutture turistiche e relativi servizi, nonché cubature abitative. “Il problema è che non è stato mai fatto un Piano particolareggiato. Fare un Ppe è cosa complicata, e soprattutto presuppone tempi lunghi. Oggi nuovi strumenti di pianificazione consentono di supportare i piani particolareggiati. Parlo in special modo di schemi di assetto. Per le terme si potrebbe attivare uno schema di assetto, avviando così un iter di urbanistica partecipata, includendo anche la Marina”.

“Gli obiettivi di questa mozione sono semplici – ha detto Tassi – e passano per la riattivazione del tavolo con la curatela fallimentare, i cui risultati andrebbero poi affrontati e discussi nelle competenti commissioni consiliari”.

Il Consiglio di oggi, con questa mozione, ha dato mandato al sindaco e alla giunta di riattivare appunto il tavolo interrotto ad inizio anno e soprattutto di apportare una modifica al Dup (Documento unico di programmazione) a fine luglio prevedendo la valorizzazione della società Terme di Fogliano dal punto di vista patrimoniale e delle attività economiche nelle diverse commissioni consiliari.

Vladimiro Macera e Maria Cristina Ciampi della curatela fallimentare della società Terme di Fogliano spa

Dunque, la mozione è stata alleggerita della parte relativa alla valutazione di un’ipotesi di concordato fallimentare, sollecitato dalla curatrice fallimentare Maria Cristina Ciampi anche nel corso della commissione Governo del territorio-Bilancio del 4 luglio scorso facendo infuriare l’assessore Gianmarco Proietti che aveva evidenziato il fatto che il Comune era in causa con la stessa curatela che aveva deprezzato, attraverso la sua perizia, le terme.

L’assessore Gianmarco Proietti

L’iniziativa di predisporre una mozione in contrapposizione alla posizione espressa dall’assessore Proietti (nessun accordo con la Curatela) aveva creato un certo imbarazzo in maggioranza. Poi la decisione di smussare gli spigoli e trovare un punto condiviso dall’intera maggioranza. Resta da capire se la mozione approvata oggi potrà impedire l’asta al prezzo indicato dal Ctu prima che la matassa delle diverse perizie venga sbrogliata in Corte d’appello.