È approdato al porto di Terracina lo SHIPs Project, un’importante indagine archeologica curata da un’equipe internazionale di ricerca universitaria e interamente finanziata dall’Unione Europea. Il progetto, avviato nella prima settimana di aprile e diretto dal Professor Emmanuel Nantet dell’University of Haifa, punta a studiare l’antico sistema portuale attraverso tecniche di rilievo avanzate, rilievi geofisici, misurazioni, disegni e analisi d’archivio. Le indagini, coordinate dal Dottor Andrea Di Rosa, dureranno circa cinque anni e saranno condotte sia a terra che in mare.
Il porto di Terracina, unico sito italiano coinvolto, verrà confrontato con altri porti romani come Cesarea Marittima, Port-Vendres e Nicopolis. La prima campagna di investigazione si è appena conclusa e ha coinvolto nove studiosi delle Università di Perpignan, Padova e del Recanati Institute for Maritime Studies. Il progetto è realizzato in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina.
Il porto romano di Terracina, considerato tra i più importanti del Mediterraneo per dimensioni e rilevanza storica, torna così al centro dell’attenzione scientifica internazionale.