Terracina, aumento superficie coperta e mancanza autorizzazioni: stabilimento sequestrato

Questa mattina a Terracina è stato sequestrato il cantiere di un nuovo stabilimento balneare, in viale Circe. Il provvedimento, disposto dal procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e dai sostituti procuratori Giuseppe Miliano e Valerio De Luca, è stato eseguito dalla Guardia costiera.

Le indagini sul sito avevano preso avvio anche grazie alla segnalazioni pervenute da alcuni cittadini, e soprattutto dal Circolo Legambiente Terracina che aveva segnalato su un canale social la presunta irregolarità dei lavori in corso di svolgimento su un tratto di spiaggia.

L’inchiesta svolta dagli uomini dell’Ufficio circondariale marittimo di Terracina, sotto il coordinamento della Procura, si è focalizzata sulle innovazioni, attuate dal concessionario dell’area demaniale marittima, tese ad un ampliamento volumetrico delle superfici coperte di oltre l’800%, nonché altri interventi di nuova costruzione. Al vaglio i titoli abilitativi edilizi e demaniali nonché la mancanza delle previste autorizzazioni paesaggistiche.