Terracina, falsi test di lingua italiana per la carta di soggiorno: denunciato un indiano

La Polizia di Stato – Questura di Latina nei giorni scorsi ha scoperto alcuni certificati attestanti il falso superamento dei test della lingua italiana, requisito necessario per gli stranieri extracomunitari che fanno richiesta per il rilascio della carta di soggiorno per lungo periodo. Del caso è stato ritenuto responsabile S.L., 37enne indiano, che è stato pertanto deferito dal Commissario di Terracina in ordine ai reati di falso e truffa e nei suoi confronti è stata altresì parallelamente avviata la procedura amministrativa tendente al diniego del rinnovo del permesso di soggiorno.

 L’indagine

Il personale incaricato del vaglio dell’istruttoria documentale contenuta nei Kit postali si è accorto che alcuni documenti attestanti il superamento del “test di italiano” si palesavano chiaramente inattendibili in quanto totalmente difformi dagli attestati di certificazione rilasciati dalle varie strutture pubbliche. I sospetti sono diventate certezze allorquando gli ulteriori accertamenti esperiti hanno permesso di appurare che nella data di rilascio indicata nel documento ritenuto fasullo non vi erano state sessioni di esami in provincia e non solo, gli stranieri intestatari degli stessi test risultavano aver già sostenuto, con esito sfavorevole, la prevista prova d’italiano. L’attività investigativa degli Agenti dell’Ufficio Immigrazione del Commissariato di Terracina ha condotto unicamente ad un solo soggetto, anch’esso straniero non comunitario, il 37enne indiano poi deferito, da tempo soggiornante e domiciliato a Borgo Hermada, il quale avvicinando di proposito i soggetti suoi connazionali dei quali sapeva la problematica legata al superamento della prova d’italiano, carpendo la loro ingenuità, millantava conoscenza in ambito dei plessi scolastici ove si svolgevano le prove e si offriva di aiutarli al superamento del test, dietro compenso ammontante a 100 euro cadauno, assicurando che il tutto era comunque in linea con le regolari procedure. A distanza di 30/40 giorni dal primo contatto S.L. consegnava loro un certificato apparentemente rilasciato da Enti e strutture pubbliche, completamente imitato nella forma e nella sostanza, ove veniva falsamente attestato che l’intestatario dello stesso aveva sostenuto e superato la prova del test d’italiano per stranieri non comunitari richiedenti la carta di soggiorno a tempo indeterminato.