Quasi 300 commenti ad un post su Facebook lanciato da una cittadina di Terracina: “Ragazzi io mi sto sentendo male sto respirando un odore atroce di qualcosa di tossico… abito dietro il centro Anxur. Qualcuno sente questo orrendo odore?”. 19 luglio, ore 23.18. Si scatena il putiferio: sono in tanti a Terracina ad avere lo stesso problema.
Le segnalazioni provengono da diverse zone, Mortacino, Borgo Hermada, Desco, via Leonardo da Vinci. Partono le prime segnalazioni ai vigili del fuoco e ai carabinieri. Purtroppo però non si riesce a circoscrivere la provenienza e a poco a poco il fumo è andato via con il sorgere dell’alba. Cessano le reazioni. Ma ieri, 20 luglio, in tarda serata riecco il fuoco misterioso e il fumo asfissiante. Riparte il tam tam. Qualcuno da Monte Giove riesce a vedere le fiamme sparse in diversi punti. E’ l’alba di oggi quando il fumo lo si nota bene anche da viale Leonardo da Vinci. C’è chi non ha dormito per niente: un po’ il caldo, un po’ il fumo, un po’ la fatica a respirare, un po’ la voglia di incastrare i responsabili degli incendi… di materiale plastico. Mentre qualcuno si sofferma a fare ipotesi, condividendole sul social, qualcun altro si reca presso il commissariato di Polizia a sporgere denuncia. Forse l’inizio di una svolta.
Partono le volanti che si recano in zona San Silviano-via Monticchio. I falò sono ormai spenti, ma le tracce ci sono. Al cittadino che si è rivolto nella sede di via Petrarca viene chiesta la disponibilità – così spiegherà più tardi su Facebook – ad organizzare ronde notturne di 4 o 5 persone in modo tale che una volta “cerchiato” il perimetro del misfatto lo si comunichi immediatamente al centralino del commissariato. Questa sera forse il primo turno. L’organizzazione delle ronde è in corso e sta avvenendo in forma riservata. L’obiettivo è quello di stanare chi brucia cosa a danno della salute pubblica.